Guccini: «A Salvini piacciono le mie canzoni? Anche Dante è stato letto da cani e porci»

Il cantautore, ospite a Palermo di un’iniziativa in suo onore del Conservatorio, sulla situazione politica del Paese ha detto: «Nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano non credo che in Italia sia tornato il fascismo, però si sente l’aria»

Sono passati soltanto due giorni da quando Matteo Salvini, intervenendo alla trasmissione televisiva Matrix e commentando la vicendadella famiglia rom assediata dai manifestanti di estrema destra a Casal Bruciatoaveva commentato: «Cantavo spesso "La Locomotiva" di Guccini e i Nomadi, gli unici nomadi che mi piacciono sono quelli della band musicale».


Francesco Guccinia una domanda su quella dichiarazione, maforse anche ad altre del passato del ministro dell'Interno di stima nei confronti del cantautore modenese, a Palermo, in occasione di un’iniziativa di due giorni che gli ha dedicato il Conservatorio musicale Scarlatti, ha chiarito: «Se le mie canzoni piacciono a Matteo Salvini, non ho alcuna responsabilità. Con le dovute differenze, anche Dante è stato letto da cani e porci».


In merito alla situazione politica del Paese Guccini ha detto che «nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano – i politici, per fini elettorali, percorrono il solco tracciato dalla gente -, non credo che in Italia sia tornato il fascismo, però si sente l’aria».

Nella mattinata nell'11 maggio Francesco Guccini incontrerà gli studenti del Conservatorio e dell’Università, al teatro Politeama del capoluogo siciliano: studenti e artisti, guidati dai docenti della Scuola di composizione, proporranno arrangiamenti originali dei suoi brani: un progetto a cui il Conservatorio ha lavorato per quasi un anno.

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