Striscioni contro Salvini, è la volta di Verona

Nell’era dei social la contestazione torna sui lenzuoli appesi alle finestre dei palazzi. Dopo Brembate, ne è comparso uno nel capoluogo veneto 

La nuova frontiera delle proteste contro il governo passa dai lenzuoli appesi alle finestre. L’ultimo è quello appeso a Verona, dove Matteo Salvini aveva appuntamento per l’inaugurazione della Cassa Depositi e Prestiti. Sullo striscione era scritto: «Prima gli esseri umani e poi… I 49 milioni». La scritta fa riferimento ai rimborsi elettorali che la Lega, secondo il tribunale di Genova, dovrebbe restituire. 


Appendere striscioni con messaggi rivolti al vicepremier leghista sta diventando una pratica piuttosto diffusa. Soprattutto dopo che pompieri e forze dell’ordine hanno cominciato a rimuoverli, come è successo a Salerno e Brembate. Su Twitter è partito l’hashtag: #SalviniTogliAncheQuesti, in previsione della manifestazione della Lega prevista a Milano per il 18 maggio.


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