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L’ultimatum di Salvini sulla flat tax: «O si fa o si muore»

03 Giugno 2019 - 17:21 Redazione
Secondo il vicepremier, la ripresa dell'Italia passa da una riduzione drastica delle tasse. Il M5s non era d'accordo, ma le perplessità ora sembrano superate

La flat tax? «O si fa o si muore», dice Matteo Salvini, chiamato a inaugurare un tratto dell’autostrada Pedemontana. «O si tagliano le tasse a chi produce oppure il debito esplode – dice il vicepremier – andremo a dirlo ai commissari europei e su questo il presidente del Consiglio ha pieno mandato. Se la gente non lavora il debito cresce, se lavora paga le tasse e il debito scende».

«O si fa o si muore», quindi. Una frase che vale tanto per i destini dell’Italia, sempre più paralizzata da un debito pubblico imponente (il quarto al mondo) e da una crescita sterile, quanto per la tenuta del Governo, sul quale proprio oggi, 3 giugno, si esprimerà il premier Conte.

Negli ultimi tempi la posizione del M5s sulla flat tax sembra essersi ammorbidita: il Movimento guidato da Luigi Di Maio era scettico tanto sull’idea di una tassazione piatta (al 15%) non proporzionale alla ricchezza dei contribuenti, quanto sulla sostenibilità dei conti. Perplessità che sembrano essere state accantonate, con l’ok all’approvazione della misura in deficit. Con costi tutt’altro che bassi.

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