Giorgetti sui minibot: «Come i soldi del Monopoli? Ci giocavo, conosco le regole» – Il video

Dal convegno dei Giovani di Confindustria il sottosegretario risponde al ministro Giovanni Tria sul tema dei minibot per pagare il debito della pubblica amministrazione

Da parco della Vittoria fino a viale Monterosa, chi non ricorda la tavola quadrata del Monopoly, l’omino con i baffi disegnato sulla scatola del gioco, con il bastone tra le mani e il cappello nero in testa. In questi giorni sembra che a tirare i dadi siano però i politici del nostro governo, le banconote del gioco: i MiniBot. L’ultimo a tornare sulla questione è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti (Lega), che dal convegno dei Giovani di Confindustria assicura di conoscerne bene le regole del gioco. «Al Monopoli giocavo anche io da piccolo: si gioca minimo in due e fino a sei, ho studiato bene le regole, e se dai fiducia alla moneta, questa acquista valore», dice Giorgetti che ha difeso l’idea di stampare i minibot per pagare i debiti della pubblica amministrazione.


La sua è una frecciatina nemmeno troppo velata al ministro dell’Economia Giovanni Tria che ha escluso l’ipotesi, ventilata appunto dalla Lega, di usare questo tipo di obbligazioni di piccolo taglio. «Il ministero dell’Economia ha girato un parere negativo», ha detto Tria dal G20 in Giappone. Il primo a paragonare i minibot ai soldi del Monopoli è stato il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, che si è espresso contrario all’utilizzo di queste obbligazioni. I minibot sono stati bocciati anche dal presidente della Bce Mario Draghi che ha detto: «I minibot o sono valuta, e quindi sono illegali, oppure sono debito». Matteo Salvini però per ora ha dichiarato di non escludere questa ipotesi. E si ricomincia a giocare.


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