Un milione di euro sequestrati a un capo ultras del Milan. È lo stesso della foto con Salvini

Luca Lucci, storico leader della tifoseria rossonera, era stato arrestato nel maggio 2018 per spaccio

La Polizia di Stato ha sequestrato beni per circa un milione di euro a Luca Lucci, capo ultras del Milan già arrestato nel maggio 2018 per spaccio. Il provvedimento ha disposto il sequestro di un complesso immobiliare di due piani con autorimessa e della gestione di un bar, storico ritrovo degli ultras del Milan. Nel dicembre scorso alcune foto che ritraevano Lucci e il ministro dell’Interno Matteo Salvini sollevarono molte polemiche.


Lucci era stato arrestato nel maggio del 2018 per spaccio di stupefacenti e aveva poi patteggiato un anno e sei mesi di pena. In una nota ufficiale della Questura si legge che il 37enne «traeva le sue principali fonti di sostentamento dal traffico degli stupefacenti». Il capo ultras sarebbe coinvolto anche nell’aggressione a Virgilio Motta, il tifoso interista poi suicidatosi per aver perso un occhio.


È la prima volta, in Lombardia, che viene applicata una misura di prevenzione patrimoniale per un esponente delle tifoserie organizzate. La confisca è stata emessa dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia. Ad eseguirlo è stata la divisione Anticrimine della questura del capoluogo lombardo.

Il ministro dell’Interno, grande tifoso del Milan, a seguito delle polemiche sull’opportunità di farsi fotografare con un pregiudicato con precedenti per droga si era giustificato dicendo che era la prima volta che incontrava Lucci. Aveva aggiunto anche che non si sarebbe fatto fotografare con lui se avesse saputo dei suoi precedenti penali. «Ogni giorno – aveva aggiunto Salvini – faccio foto con centinaia di persone, ovviamente non chiedo a chi mi ferma a feste, incontri, cene o in strada, il certificato penale».

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