Uffizi, tornerà in Italia un quadro rubato dai nazisti. Schmidt: «Ho convinto la Germania con un video»

«Le ferite della seconda Guerra Mondiale e del terrore nazista non sono ancora rimarginate»

Un gesto forte, l’affissione nelle Gallerie degli Uffizi di una riproduzione in bianco e nero di un quadro rubato da un soldato nazista nel 1944. “Rubato”, “Stolen” in tedesco, scritti intorno alla cornice. Ad appenderlo, il primo gennaio 2019, Eike Schmidt, il direttore del museo. «Sapevo che facendo pubblicità a questa vicenda avrei potuto accelerare la sua soluzione», ha detto il 51enne in un’intervista a Repubblica.


«La Germania deve restituire a Firenze il Vaso di fiori di Jan van Huysum», aveva detto con forza. In soli sei mesi il prezioso dipinto, in seguito a una fitta relazione diplomatica tra autorità tedesche e italiane, è stato recuperato. Tornerà presto a essere esposto nella sua legittima casa, Palazzo Pitti.


Le caratteristiche dell’opera

Il quadro è stato realizzato dal pittore olandese Jan van Huysum nella prima metà del ‘700. Fu acquistato dal Gran Duca di Toscana Leopoldo II nel 1824. Poi, nel 1944, un soldato della Wehrmacht, le Forze armate naziste che invasero l’Italia durante la Seconda guerra mondiale, l’ha rubato. Gli eredi del militare, in possesso della natura morta di fiori, hanno provato a rivenderlo alla Galleria tramite un intermediario. Senza successo.

La dura posizione di Schmidt

«A causa di questa vicenda – aveva detto lo storico dell’arte all’indomani della sua iniziativa -, le ferite della seconda Guerra Mondiale e del terrore nazista non sono ancora rimarginate. Per la Germania esiste comunque un dovere morale di restituire quest’opera al nostro museo: e mi auguro che lo Stato tedesco possa farlo quanto prima, insieme, ovviamente, ad ogni opera d’arte depredata dall’esercito nazista».

Il successo di un video sul web

«Questa vittoria è un caso che fa scuola nella storia del diritto dei beni culturali: sapevo che facendo pubblicità a questa vicenda avrei potuto accelerare la sua soluzione», ha dichiarato Schmidt dopo l’annuncio delle autorità tedesche. «In questi ultimi mesi ha funzionato una diplomazia culturale che ha coinvolto molti attori, e di cui la restituzione del Vaso di fiori è un primo risultato».

Il rientro del quadro in Italia

«Non si conosce la data precisa, ma il Vaso di fiori dovrebbe tornare a Firenze entro poche settimane. È avvenuto tutto in tempi record – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi. E poi ha concluso – Speriamo che si prosegua sulla stessa linea anche per le decine e decine di opere trafugate durante la guerra. Esistono norme internazionali che vengono invocate, ma poi dipende sempre dall’impegno delle istituzioni coinvolte».

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