Missioni all’estero: si vota anche sulla Libia. I deputati Pd escono dall’aula

Via libera all’unanimità, a Montecitorio, alla deliberazione del consiglio dei Ministri sul ri-finanziamento delle missioni internazionali

La Camera ha approvato all’unanimità (con 505 sì) il voto sulla deliberazione del consiglio dei Ministri sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali nel 2019, compresa quella in Libia dove nella notte le forze del generale Haftar hanno bombardato un centro per migranti: almeno 40 i morti. Presente in aula il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.


Su richiesta dell’opposizione, il voto si è svolto in più tranche. In particolare, sul rifinanziamento della missione in Libia e il sostegno alla Guardia costiera libica, il Partito Democratico non ha partecipato al voto, e la mozione ha avuto 387 sì, 16 no e 3 astensioni.


Su questo tema si era diviso ieri il Pd, visto che l’attuale maggioranza ha chiesto di proseguire con tutti i punti dell’accordo stipulato con la Libia dal governo Gentiloni (con ministro dell’Interno Marco Minniti). I parlamentari Dem erano poi tornati a riunirsi in assemblea questa mattina a Montecitorio, e a differenza di ieri, aveva partecipato anche Marco Minniti (ora deputato). Poi la decisione di uscire dall’aula, a Montecitorio, per evitare voti differenti all’interno del Pd. Un gesto che si ripeterà anche durante il voto a Palazzo Madama.

«Il Pd voterà a favore di tre missioni su quattro che riguardano la Libia. Su quella che riguarda le motovedette libiche non parteciperemo al voto perché il governo italiano è completamente assente nella gestione della crisi libica e si è di fatto disimpegnato dalle operazioni di pattugliamento nel Mediterraneo centrale, affidando una delega al buio alle autorità libiche» ha detto Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri al Senato. «Quindi nessun abbandono della linea assunta dai nostri governi ma solo una risposta decisa all’irresponsabile politica estera del governo Lega/5 Stelle nei confronti della Libia».

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