Emergenza rifiuti, dopo il vertice il ministro Costa promette: «In 15 giorni Roma fuori dalla crisi»

La Regione Lazio ha dato disponibilità ad aumentare i giorni per la raccolta emergenziale dei rifiuti, in attesa della creazione di nuovi siti di smaltimento

Dal vertice sull’emergenza rifiuti a Roma il più ottimista sembra il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Dal tavolo con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti e il prefetto di Roma Gerarda Pantalone, Costa ha garantito: «Roma tornerà alla normalità entro 15 giorni».


Si è infatti deciso di estendere da 7 a 15 giorni il tempo a disposizione di Ama per ripulire la città dai rifiuti, diversamente da quanto firmato nell’ordinanza firmata da Nicola Zingaretti venerdì 5 luglio, in cui si imponeva di utilizzare al massimo delle loro capacità tutte le strutture di smaltimento presenti sul territorio. «Si procede con la raccolta straordinaria e c’è tutta la capienza negli impianti», ha assicurato il ministro dopo l’incontro tra Regione e Comune.


I dettagli dell’accordo Regione – Comune

«Ogni due giorni – ha continuato a fine incontro il ministro Costa – i tecnici della Regione, del Comune, dell’Ama si incontreranno per calibrare, in funzione della situazione che volta per volta emerge, la migliore raccolta dei rifiuti a terra e la loro predisposizione negli impianti».

«Mi sembra una bella giornata per Roma – ha proseguito il ministro dell’Ambiente – Abbiamo deciso tutti insieme anche di guardare a una stagione nuova. Non stiamo cercando le responsabilità passate, oggi sono un attimo fortunatamente nel cassetto: stiamo cercando le soluzioni per fare in modo che i rifiuti non ci siano più a terra ma soprattutto non ci siano a medio e lungo termine».

La soluzione a medio termine

Sul medio termine, infatti «si stanno concludendo accordi per portare i rifiuti di Roma all’estero (forse in Svezia, ndr) in modo poi con il nuovo piano regionale dei rifiuti da avere il tempo di realizzare nuovi impianti, a partire da quelli di compostaggio per l’umido», ha specificato il ministro. Sul lungo periodo, invece, dall’incontro è emerso che l’obiettivo è quello di realizzare nuovi impianti per far fronte in modo autosufficiente allo smaltimento dei rifiuti della Capitale, ma non ne è stato definita né la tipologia né la locazione sul territorio.

Raggi: «L’obiettivo primario è ripulire la città»

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha assicurato che «l’obiettivo primario è ripulire la città, lo dobbiamo ai romani e mi sembra che questo tavolo lo abbia garantito a più livelli». La Raggi ha altresì rassicurato che «le capienze sono state liberate e Ama si impegnerà in breve tempo a ripulire con turni straordinari recuperando residui a terra derivati dal fermo di alcuni impianti e dalla manutenzione di altri».

Zingaretti: «Supereremo questa fase complicata»

Dello stesso avviso il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti che dopo l’incontro ha spiegato che «lo spirito di collaborazione di oggi aiuterà Roma a superare questa fase complicata». «Le disponibilità – ha chiosato il presidente della Regione – nei vari siti sono confermate. Abbiamo ringraziato l’Ama, il management, gli operai, tutti coloro che stanno lavorando. Già, come indicava l’ordinanza, la gran parte delle aree sensibili è stata ripulita, ora questo sforzo continua affinché la città si pulisca».

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