Forza Nuova perquisita a Torino e Ivrea: mazze da baseball e scudi in plexiglas con simboli fascisti

Le indagini partono da uno striscione fascista appeso da Forza Nuova a Torino. Denunciati per apologia i militanti

Diverso materiale come mazze da baseball e 25 scudi in plexiglas recanti simboli fascisti sono stati rinvenuti e sequestrati dalla Polizia di Stato durante le perquisizioni di questa mattina nei confronti degli attivisti di Forza Nuova, dei Rebel Firm di Ivrea e della compagine tornese dell’area skinhead «Legio Subalpina».


Lo striscione da cui sono partite le indagini

L’operazione della Digos e della Direzione centrale della Polizia di Prevenzione nasce a seguito della pubblicazione sui social della foto di uno striscione appeso il 22 maggio 2019 in corso Unità d’Italia a Torino riportante l’immagine del littorio e la scritta «Spezza le catene dell’usura. Vota fascista, vota Forza Nuova».


Una delle armi rinvenute a seguito delle perquisizioni.

Dalle prime indagini seguirono delle perquisizioni, avvenute il 20 giugno 2019, nelle sedi di Forza Nuova e del gruppo Rebel Firm portando alla denuncia per apologia di fascismo al coordinatore di Forza Nuova Torino, Luigi Cortese. Altri sono gli indagati per lo stesso reato, tra i quali anche un ultrà juventino del gruppo Tradizione.

Una delle mazze da baseball e tirapugni.

Il gruppo Rebel Firm aveva da poco, sabato primo giugno 2019, inaugurato la propria sede di Ivrea – seguita dalle manifestazioni dei gruppi anti fascisti – così come il gruppo di estrema destra di origine milanese «Legio Subalpina» lo scorzo marzo a Torino con una festa organizzata e frequentata da numerosi militanti giunti in autobus dal capoluogo lombardo.

Un machete rinvenuto durante le perquisizioni.

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