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Anche all’Università della Basilicata arriva il doppio libretto per gli studenti transgender

15 Luglio 2019 - 21:44 Fabio Giuffrida
Un doppio libretto che consente agli studenti transgender di utilizzare una documentazione che rispetti la loro identità

Anche l’Università della Basilicata ha deciso di introdurre il doppio libretto per gli studenti transgender. A darne notizia è Arcigay Basilicata che ha parlato di una importate «conquista» per i diritti della comunità Lgbtq+.

Cos’è la carriera “alias”

Si tratta di un doppio libretto che consente agli studenti transgender di utilizzare un’identità provvisoria. In concreto, viene sostituito il nome di nascita con quello scelto dall’allievo fino alla rettifica ufficiale. Questo serve soprattutto ad evitare insulti ed episodi di scherno: basti pensare a uno studente che, con l’aspetto femminile, agli esami viene chiamato con un nome maschile (quello riportato, appunto, sul libretto).

Una vittoria per Arcigay Basilicata

«Pensare di dover frequentare un corso o sostenere un esame all’università e di temere, più che le domande del professore, il momento dell’appello, sicuri che la risposta sarà accompagnata da risatine, occhiolini, colpi di gomito. È questa la situazione tipo in cui si trova uno studente transgender – spiega Arcigay Basilicata a Repubblica –  Nel momento in cui il docente, libretto alla mano, chiama lo studente transgender con il nome scelto in conformità al genere sessuale percepito, diverso da quello indicato sul documento, provoca in chi è costretto a vivere questa situazione disagi, fastidi, umiliazioni e discriminazioni».

«Si tratta di un pregevole passo in avanti, una conquista per la tutela degli studenti e delle studentesse transessuali – commenta la consigliera nazionale e tesoriera di Arcigay Basilicata, Pia Adriana Ciminelli – Io in prima persona, da donna ed ex studentessa transessuale dell’Unibas, posso dire che se all’inizio del mio percorso di studi avessi potuto usufruire della carriera alias, sarebbe stato tutto più semplice ed agevole, soprattutto per la mia sfera emozionale e relazionale. L’istruzione assume un ruolo cardine nella formazione personale e sociale e come tale ritengo che anche l’ateneo lucano doveva farsi finalmente promotore di istanze e buone pratiche che, non solo contribuiscano a garantire il benessere psicofisico e il sereno sviluppo della carriera universitaria, ma rappresentino importanti e innovativi elementi di promozione per una piena inclusione sociale di tutte e tutti».

Gli altri atenei in Italia

La carriera “alias” è stata adottata da 32 atenei pubblici su 68 mentre solo in 6 offrono tutele come il doppio libretto. A rivelarlo è Universitrans, un progetto che mappa gli enti pubblici di tutto il territorio nazionale e che è frutto del lavoro di tre giovani professioniste. I dati sono aggiornati a giugno 2018.

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