Russia, uccisa attivista Lgbtq a San Pietroburgo: aveva subito diverse minacce di morte

Il corpo della 41enne è stato ritrovato dalla polizia in alcuni cespugli. L’amico su Facebook: è stata «Brutalmente uccisa»

Un’attivista di spicco per la difesa dei diritti della comunità Lgbtq in Russia, Yelena Grigoryeva, 41 anni, è stata trovata morta, pugnalata e strangolata, a San Pietroburgo. Il suo corpo, riporta la testata locale Fontanka, citando la polizia, è stato trovato domenica in alcuni cespugli, vicino la sua abitazione.


Grigoryeva aveva ricevuto, più volte, minacce di morte. Su Facebook, l’attivista Dinar Idrisov ha scritto che la sua amica Grigoryeva è stata «brutalmente uccisa».


Беда. В Питере снова убили гражданского активиста.Гражданская активистка демократического, антивоенного и…

Posted by Dinar Idrisov on Monday, July 22, 2019

«Recentemente era stata vittima di violenza e di minacce di morte», ha scritto, aggiungendo che aveva sporto diverse denunce alla polizia, la quale a sua volta non ha confermato le intimidazioni. Non è chiaro se il suo assassinio sia legato all’impegno per i diritti della comunità Lgbt. Secondo Fontanka, in relazione all’omicidio è stato arrestato un sospetto.

Lo scorso agosto, decine di attivisti Lgbt erano stati fermati, durante una protesta non autorizzata a San Pietroburgo, in cui chiedevano protezione per le minoranze sessuali. Nel 2013, la Russia ha varato una legge che vieta la cosiddetta “propaganda gay” tra i minori.

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