Ursula von der Leyen: «Un Commissario su due sarà donna»

La neo presidente della Commissione europea entrerà in carica il 1° novembre 2019, ma dovrà formare la sua squadra entro il 31 agosto. L’obiettivo: la parità di genere nelle nomine dei commissari

«Garantirò la piena parità di genere nel mio Collegio dei Commissari. Se gli Stati membri non proporranno abbastanza donne commissarie, non esiterò a chiedere nuovi nomi». La linea della neo presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen era stata chiara sin dal discorso d’esordio davanti ai leader dei gruppi dell’Europarlamento. 


La richiesta è chiara: i governi dovranno presentare due nomi, uno maschile e uno femminile, in modo che sia possibile raggiungere la parità di genere nella lista dei Commissari europei per la nuova legislatura.


«Dal 1958 ci sono stati 183 commissari. Solo 35 donne. Meno del 20%. Rappresentiamo la metà della nostra popolazione. Vogliamo la nostra giusta parte», aveva reclamato la von der Leyen rivolgendosi ai presidenti dei gruppi politici al Parlamento europeo.

La presidente della Commissione europea entrerà in carica il 1° novembre 2019, ma la squadra dei Commissari europei dovrà essere pronta entro il 31 agosto, affinché possa essere approvata dal collegio europarlamentare. Ad oggi, 18 luglio, solo 13 Paesi su 28 hanno presentato le proprie candidature.

Tra gli assenti c’è anche l’Italia, bloccata nell’impasse e scontro politico tra Lega e MoVimento Cinque Stelle, scaturito proprio dopo l’elezione della von der Leyen. La Lega infatti accusa gli alleati di governo di aver «tradito gli italiani», mentre il M5s rimanda al mittente gli attacchi, accusando il Carroccio di voler coprire lo «scandalo dei fondi russi». 

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