Zlatan Ibrahimovic non cambia mai, e per molti va bene così. Non cambia in campo con le sue acrobazie e nemmeno con le parole, non esattamente orientate al low profile. L’ultima chicca lo svedese la regala ai microfoni di ESPN, parlando della sua avventura nella MLS statunitense: «Io qui sono come una Ferrari in mezzo alle Fiat» , ha detto il 37enne, in forza ai Los Angeles Galaxy. A Ibra sta evidentemente stretto il terzo posto della squadra nella Western Conference: «Il campionato americano non è al livello di quello europeo. Bisogna essere onesti. Prima giocavo con giocatori al mio livello, o quasi. E ho vissuto una cosa simile con la Svezia. Non accetto che non mi arrivi la palla o che mi arrivi troppo tardi. I compagni devono essere al mio livello. Le partite qui potrebbero essere più veloci, più tattiche, con maggiore ritmo». In 16 partite Ibra ha segnato finora 13 gol, ma emerge uno stato a metà tra la obiettività sul basso range della Mls e l’insofferenza, magari la voglia di tornare in Europa. Che lo sfogo sia un messaggio di mercato?
Foto di copertina / Ansa
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