Minacce di morte a Ocasio-Cortez su Facebook: licenziati due agenti di polizia

La deputata dem era stata attaccata da un poliziotto della Louisiana. Licenziato anche il collega che ha messo “mi piace” al post

«Ignobile cretina». Così l’agente di polizia Charles Rispoli, di Gretna, in Louisiana, aveva definito Alexandria Ocasio-Cortez in un post su Facebook. Ma non solo, l’uomo aveva anche augurato alla deputata dem che qualcuno le sparasse. Frasi che hanno portato al licenziamento dell’agente. Anche un suo collega, colpevole di aver messo “mi piace” è stato rimosso dal servizio.


«Ha bisogno ‘di un giro’, e non intendo uno di quelli che era abituata a servire» (riferimento al lavoro di barista che la deputata faceva prima di entrare alla Camera), aveva scritto Rispoli, ottenendo il like del collega Angelo Varisco.


Ora entrambi sono stati licenziati come ha confermato in una conferenza stampa il capo della polizia di Gretna Arthur Lawson sottolineando che «l’episodio ha messo in imbarazzo tutto il dipartimento, ha violato i nostri codici di comportamento e incitato alla violenza».

Il post sarebbe stato scritto in risposta a un articolo satirico pubblicato online in cui la deputata diceva che gli stipendi dei militari sono troppo alti. Dichiarazione, in realtà, mai fatta dal membro del congresso.

«Ho parlato con l’agente Rispoli – ha raccontato Lawson – ma non ho capito il motivo per cui ha scritto quelle cose. Credo sia rimasto vittima dei social».

La giovane deputata Dem aveva subito replicato al post di Rispoli, legandolo all’escalation di violenza verbale che Trump ha scatenato su lei e altre tre rappresentanti Democratiche – Rashida Tlaid, Ilhan Omar e Ayanna Pressley – alla Camera, definite “The Squad” e accusate di essere antiamericane.

«Questo – ha twittato la Ocasio – è quello che succede quando Trump offende e minaccia membri del Congresso che non sono d’accordo con le sue politiche. È un comportamento autoritario. Il Presidente sta seminando violenza, qualcuno può frasi male e lui continua a negare la sue responsabilita».

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