Trump lancia il nuovo gadget: cannucce in plastica con il suo nome, alla faccia degli ambientalisti

«Le cannucce in carta dei Liberal non funzionano. Appoggia il presidente Trump e compra il tuo pacchetto di cannucce riciclabili ora»

Una confezione con 10 cannucce dal costo neanche troppo esiguo: 15 dollari a pacchetto. È questo il prezzo dell’ultima trovata del marketing trumpiano. «Le cannucce in carta dei Liberal non funzionano. Appoggia il presidente Trump e compra il tuo pacchetto di cannucce riciclabili ora». Lo slogan si può leggere sul sito ufficiale della campagna per la rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, nel 2020.


Le cannucce, di colore rosso con un’evidente scritta Trump, sono prodotte negli Stati Uniti e sono fatte di plastica. Decisamente in controtendenza (provocatoria?) rispetto alle campagne di molti Democratici Usa contro questo materiale, in particolare se usato per realizzare oggetti usa-e-getta.


Nella didascalia che accompagna il prodotto, c’è scritto che le cannucce targate Trump sono «riutilizzabili e riciclabili», ma sui giornali americani abbondano le critiche: le cannucce sono uno di quei prodotti, insieme a piatti, bicchieri e cotton fioc, al centro delle polemiche per via del loro impatto ambientale.

Anche se le cannucce non rappresentano l’interezza del problema legato alla dispersione della plastica monouso, il loro impatto ambientale non è trascurabile. Sono un oggetto a larghissima diffusione: ogni giorno ne vengano utilizzate oltre 1 miliardo, di cui la metà negli Usa, secondo alcuni studi.

Per debellare parte del problema nell’Unione Europea, dal 2021 le cannucce in plastica saranno abolite per legge insieme a molti altri prodotti in plastica monouso. Il buon esempio è seguito anche da aziende private degli Stati Uniti: molte imprese hanno deciso di cambiare strategia, come Starbucks che eliminerà le cannucce entro il 2020. Ma anche Mc Donald’s ha annunciato un progetto per sostituirle gradualmente con quelle in carta.

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