Roma, via alla demolizione della Tangenziale est: Raggi dà la prima picconata – Il video

Il tratto da abbattere è lungo 500 metri: dall’accesso alla stazione fino al Verano, il cimitero storico di Roma

È cominciata oggi, 5 agosto, con un colpo di piccone simbolico da parte della sindaca Virginia Raggi e della presidente del Municipio II Francesca Del Bello, la demolizione del tratto della Tangenziale Est di fronte alla stazione Tiburtina di Roma.


Un cantiere che è parte integrante della riqualificazione della zona, avviata con la costruzione della nuova stazione, terminata 8 anni fa, che sulla carta dovrebbe diventare il principale hub dell’alta velocità italiana. 


«Abbiamo stanziato oltre 7 milioni di euro e oggi partono i lavori per l’abbattimento di questo ecomostro», ha detto la sindaca nella conferenza stampa. «È una bellissima notizia – ha aggiunto – che aspettavamo tutti, anche per riqualificare tutta la parte sottostante perché oggettivamente questa sopraelevata ha portato degrado. I cittadini che oggi sono qui con noi attendevano da 20 anni questo momento storico».

I dettagli dei lavori

Il tratto da abbattere è lungo 500 metri: va dall’accesso alla stazione fino al Verano, il cimitero storico di Roma. I lavori dovrebbero durare 450 giorni e saranno divisi in 4 fasi. All’inizio si provvederà, sulla carta entro due mesi, alla verifica della eventuale presenza di amianto, per poi passare alla bonifica da eventuali ordigni bellici.

Ansa/Riccardo Antimiani/Il tratto di Tangenziale Est che verrà demolito, Roma, 5 agosto 2019

Per la demolizione vera e propria saranno necessari 12 cantieri: si procederà tramite una macchina a terra ed escavatori radiocomandati con pinza idraulica per frantumare le parti tra un pilone e l’altro, e successivamente avverrà il taglio e il sollevamento degli elementi. Sono previsti sia l’uso di nebulizzatori ad acqua per diminuire la dispersione delle polveri del cantiere, sia l’installazione di pannelli fonoassorbenti di 8 metri per il contenimento dell’inquinamento acustico. 

Una volta terminato l’abbattimento si passerà a rifare la strada sottostante, con nuovi impianti di smaltimento delle acque e caditoie, la costruzione dei marciapiedi e l’aggiunta di zone pedonali e di alberi in prossimità del piazzale della Stazione Tiburtina, ancora poco green.

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