Usa, il New York Times cambia il titolo su Trump dopo le proteste dei lettori e dei dem

Dopo le critiche su Twitter il quotidiano americano ha rivisto il titolo di apertura dell’edizione cartacea sul discorso del presidente americano

Bufera sul New York Times per un titolo di apertura su Donald Trump che scatena l’ira di molti lettori e una vera e propria rivolta sui social. Tanto da costringere il principale quotidiano statunitense a ribattere la prima edizione del giornale in edicola martedì 6 agosto.


«Trump urges unity vs.racism», Trump esorta all’unità contro il razzismo, si leggeva in prima pagina nella versione iniziale, sintetizzando così il messaggio in diretta tv che il presidente americano aveva rivolto alla nazione dopo le stragi di El Paso e di Dayton.


Un titolo “da incubo” per molti, stridente con le polemiche seguite all’intervento del tycoon, accusato di non aver fatto un minimo di autocritica sulla sua retorica incendiaria e anti-immigrati che – a detta dei detrattori – alimenta odio e violenze.

Violenze come quelle della sparatoria avvenuta nella città texana in cui la gran parte delle vittime è di origine messicana ed ispanica. Ma molte le critiche al tycoon anche per non aver avanzato alcuna seria proposta che lasci intravedere una stretta sulla diffusione delle armi da fuoco in America.

Il risultato di quella che è stata definita una “sciagurata scelta” del Times non si è fatto attendere: subito sui social media si è riversata l’indignazione di migliaia di lettori, molti dei quali hanno deciso di cancellare l’abbonamento.

Da Beto O’Rourke ad Alexandra Ocasio-Cortez, durissima anche la reazione di tanti esponenti del partito democratico, che hanno ritwittato la controversa prima pagina che è sta postata, tra i primi, da Nat Silver, l’ex giornalista del New York Times divenuto famoso per l’esattezza delle sue previsioni sull’esito delle elezioni: «Non sono certo che avrei inquadrato così la vicenda», scrive Silver a proposito del discusso titolo.

Il candidato dem alla Casa Bianca Cory Booker invita il Times a «fare meglio», mentre la Ocasio-Cortez attacca senza mezzi termini «la vigliaccheria delle istituzioni più tradizionali» su cui spesso possono contare anche movimenti come quello del suprematismo bianco.

«Incredibile», il secco commento su Twitter dell’aspirante candidato dem alla Casa Bianca Beto O’Rourke. «Terribile», il commento di altri lettori. Il risultato è che la seconda edizione del giornale è uscita con una prima pagina stravolta: nuovo titolo e nuova foto di apertura.

Dopo la pioggia di critiche il New York Times ha deciso di rivedere la scelta editoriale optando per un nuovo titolo: «Trump attacca l’odio ma non le armi» è la nuova versione del quotidiano americano. Ma, dopo il discorso del tycoon, sono andati in difficoltà molti quotidiani americani rimasti spiazzati dalle parole in apparenza concilianti e “presidenziali” di Donald Trump. Il Washington Post ha provato a contestualizzare il discorso dell’inquilino della Casa Bianca: «Trump dice che il suprematismo bianco e le ideologi sinistre “devono essere sconfitte”. Condurrà la lotta in prima persona?».

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