Salvini prova a tirare dritto: «Il 20 sfiducia a Conte, poi alle urne al più presto. L’aumento Iva? Non esiste»

E sul taglio dei parlamentari: «Non vorrei che qualcuno tirasse a perdere tempo»

Dopo il voto per lui negativo di ieri al Senato Matteo Salvini torna alla carica con un’intervista radiofonica a Rtl 102.5 e rilancia: «Il 20 agosto sfiduceremo il premier».


E poi? «In tantissimi chiedono che non ci siano giochini di palazzo, governi tecnici. La via maestra, democratica, trasparente, lineare è quella delle elezioni. Stiamo facendo tutto il possibile perché gli italiani possano votare. No a governi strani, prima si vota meglio è».


Poi cerca di sgombrare il campo da un’altra questione cruciale, tirata in ballo soprattutto da Renzi: l’aumento dell’IVA. «Chiarisco: con le elezioni a ottobre o novembre non c’è in ballo nessun aumento dell’Iva. Entrerebbe in vigore dal primo gennaio 2020, il governo avrebbe tutto il tempo per fare una manovra senza aumentarla».

E sul taglio dei parlamentari? «Se li tagli puoi aspettare sei o sette mesi senza governo e senza maggioranza, oppure votare subito, la legge lo permette. E poi attuare il taglio. Non vorrei che qualcuno tirasse a perdere tempo…».

Comunque, conclude il leader leghista, «ora è tutto nelle mani del presidente della Repubblica, che con equilibrio e saggezza saprà cogliere quello di cui il paese ha bisogno».

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