Addio monopattini elettrici da Milano: cosa cambia e perché han dovuto toglierli di mezzo

Serve una regolamentazione, troppo pericoloso per i pedoni. E intanto le società private sospendono l’attività di sharing in città

Alla fine ha vinto il Comune di Milano: via i monopattini elettrici a noleggio dalle strade. Piano piano stanno sparendo tutti (e sono circa 1.500). Una “guerra” ai nuovi mezzi che era cominciata con l’invio di una lettera alle società private – che in questi mesi, con grande successo, hanno noleggiato i monopattini – diffidandole dal proseguire l’attività di sharing.


Perché sono pericolosi

Perché tanta premura nello stoppare i monopattini elettrici a noleggio? Prima di tutto per una questione di sicurezza: troppo spesso si sono visti sfrecciare sui marciapiedi, in mezzo ai pedoni, rischiando di trasformarsi in schegge impazzite (talvolta guidati da due persone nello stesso momento). A spiegare il perché del ritiro immediato dei monopattini elettrici è lo stesso comune di Milano, che lo scorso luglio aveva dato il via libera alla sperimentazione della micromobilità elettrica. Manca anzitutto una regolamentazione ad hoc, che possa disciplinare il noleggio di questi nuovi mezzi: «L’amministrazione sta lavorando a una delibera che istituirà e disciplinerà il servizio» fanno sapere. Calendarizzato anche un incontro con tutte le società private che intendono operare nel capoluogo lombardo e che, almeno per il momento, sono state diffidate nel proseguire con l’attività di sharing.


Pedoni a rischio

«La nostra priorità è garantire la sicurezza in strada dei cittadini – chiariscono la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – La micromobilità elettrica è una risorsa interessante per le città, ma monopattini, segway, hoverboard, skateboard, monoruote non sono un giocattolo e vanno regolamentati. Milano partecipa alla sperimentazione con interesse ma anche con attenzione. Presto sarà pronto l’avviso attraverso il quale anche le società potranno richiedere l’autorizzazione a posizionare mezzi in condivisione sul territorio della città di Milano: autorizzazioni ad oggi o mai richieste o già negate, in quanto non ancora in vigore il decreto».

Cosa cambierà

Nelle prossime settimane, dunque, verrà definito il bando per la manifestazione di interesse, all’interno del quale sarà anche richiesto alle società di comunicare con chiarezza all’utenza le regole della circolazione a Milano, le aree e la velocità consentite, gli assoluti divieti (come i marciapiedi o il contromano), l’obbligo di utilizzare il giubbotto catarifrangente la sera e il divieto di utilizzo per i minorenni, a eccezione di ragazzi tra i 16 i 18 anni con il patentino. Alle società sarà inoltre richiesto che i mezzi in strada siano dotati di luci e limitatori di velocità.

Le raccomandazioni

«Ci teniamo infine a raccomandare a tutti coloro che utilizzano e utilizzeranno i monopattini di parcheggiarli con attenzione – concludono la vicesindaco Scavuzzo e l’assessore Granelli – Anche questa è una questione di sicurezza, poiché non devono intralciare il passaggio dei pedoni, in particolar modo di coloro che hanno difficoltà di deambulazione o che spingono carrozzine e passeggini. La strada è un bene di tutti».

Foto in copertina: Open | Fabio Giuffrida

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