La comunità LGBTQ+ contro Google, parte la causa degli attivisti contro YouTube: «Ci discrimina»

Le accuse vanno dall’impossibilità di acquistare annunci pubblicitari sui video, sino all’esclusione dei video LGBTQ+ tra i contenuti raccomandati

Un gruppo di youtuber statunitensi, appartenenti alle comunità LGBTQ+, hanno aperto una causa contro YouTube la piattaforma di condivisione video gestita da Google, accusando la compagnia di discriminazione e di restrizione dei contenuti da loro prodotti. 


YouTube – secondo quanto riferito dalla Cnn – è stato accusato di aver messo in atto «pratiche illegali di regolamentazione, distribuzione e monetizzazione dei contenuti che stigmatizzano, limitano, bloccano, demonetizzano e danneggiano finanziariamente la comunità LGBTQ+». 


Le accuse contro YouTube

Gli youtuber che hanno fatto causa hanno accusato la piattaforma di utilizzare algoritmi che demonetizzano i video in cui vengono esposti i problemi della comunità LGBTQ+, marcandoli come «scioccanti», «offensivi» e «sessualmente espliciti» e rendendoli inappropriati per eventuali inserzioni.

Inoltre, secondo le accuse, YouTube avrebbe impedito ad alcuni creator di acquistare annunci pubblicitari, e di aver escluso i contenuti LGBTQ+ nelle riproduzioni casuali, favorendo invece video discriminatori, misogini e omofobi.

La difesa di YouTube

YouTube, attraverso il portavoce Alex Joseph, ha risposto alle accuse sostenendo che la piattaforma applica le stesse politiche a tutti gli utenti: «Siamo orgogliosi che così tanti creator della comunità LGBTQ+ abbiano scelto YouTube come luogo per condividere le loro storie e costruire una comunità». 

«Le nostre politiche – ha continuato Joseph – non fanno alcuna distinzione in base all’orientamento sessuale o all’identità di genere. I nostri sistemi non limitano né demonetizzano i video in base a questi fattori, e men che meno in relazione all’inclusione di termini come “gay “o” transgender” nei video».

Foto copertina: jusnews.net

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