«Se Di Maio non chiarisce le sue parole il negoziato non va avanti», il Pd accetta il braccio di ferro

Nel pomeriggio incontro tra Pd, M5s e Conte per un chiarimento sulle dichiarazioni di Luigi Di Maio

La situazione si fa difficile. Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, risponde a Luigi Di Maio via Twitter: «Patti chiari, amicizia lunga. Stiamo lavorando con serietà per dare un nuovo governo all’Italia, per una svolta europeista, sociale e verde. Ma basta con gli ultimatum inaccettabili o non si va da nessuna parte».


Parole durissime che non lasciano spazi a dubbi: il governo giallo-rosso è in bilico dopo le parole del leader del M5s che ha posto una condizione ai dem. O dicono di sì ai punti del programma proposti dal M5s oppure tutto salta.


«Abbiamo presentato alcuni punti al presidente Conte – ha detto Di Maio – che riteniamo imprescindibili. Se verranno accolti bene, altrimenti meglio andare al voto e, aggiungo, anche presto». E ancora: «Oggi si potrebbe dar vita a un Conte bis, uso il condizionale perché sono stato molto chiaro: o siamo d’accordo a realizzare i punti del programma o non si va avanti».

La replica del leader dei 5 Stelle

«Qui non è questione di ultimatum, qui il punto è che siamo stanchi di sentir parlare tutti i giorni in ogni trasmissione di poltrone e toto-ministri. L’ho detto e lo ripeto: contano i programmi, le soluzioni, le idee. Il M5S non svende i suoi principi e i suoi valori su ambiente, lavoro, imprese, famiglie. Qui serve concretezza. Poche chiacchiere e basta slogan. Bisogna lavorare per gli italiani e bisogna farlo in fretta. Noi abbiamo 20 punti. E vogliamo che entrino nel programma di governo».

Pd incontra Conte e i 5 stelle

«La delegazione del Pd, indicata dal segretario Zingaretti e rappresentata da Andrea Orlando e Dario Franceschini, ha partecipato oggi pomeriggio ad un incontro richiesto dal presidente incaricato con i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e con lo stesso premier Conte. L’incontro è servito a porre l’esigenza di un chiarimento sulle dichiarazioni di Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni, come precondizione per proseguire nel percorso avviato negli scorsi giorni» ha fatto sapere l’ufficio stampa del Pd.

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