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Uragano Dorian travolge le Bahamas: almeno 5 vittime, tra cui un bambino di 8 anni

02 Settembre 2019 - 23:40 Redazione
La tempesta perde forza e scende a categoria 4

Almeno 5 persone sono morte alle Bahamas a causa dell’uragano Dorian. A dare la notizia è il primo ministro Hubert Minnis, che su Twitter aveva definito il disastro «senza precedenti». La prima vittima accertata è stato un bambino di 8 anni: il piccolo è annegato dopo che la tempesta si è abbattuta sulle isole Abaco dove si trovava la sua casa. La sorella del bimbo è dispersa.

«Siamo nel mezzo di una tragedia storica», ha continuato Minnis. Secondo il ministro degli Esteri delle Bahamas sarebbero arrivate indicazioni di «diversi morti per le strade», ma «non siamo ancora in grado di confermare queste indicazioni fino a quando non vedremo con i nostri occhi», ha aggiunto Darren Henfield.

Almeno 13mila le abitazioni distrutte dal passaggio dell’uragano che nel frattempo ha perso forza, scendendo a categoria 4 (dopo aver raggiunto la categoria 5, la più alta). Gli ultimi aggiornamenti lo danno diretto alla Grand Bahama. Dovrebbe raggiungere la costa degli Stati Uniti entro 24 ore. Mentre Dorian si avvicina alla Florida, la Nasa ha blindato il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, che si trova nella traiettoria dell’uragano

Una grafica tratta dal sito Hurricane.gov che mostra l’uragano Dorian, 02 settembre 2019

«Si tratta probabilmente del più triste e peggiore giorno della mia vita. Stiamo affrontando un uragano senza precedenti. Per favore pregate per noi». Così il primo ministro delle Bahamas, Dr. Hubert Minnis si è rivolto ai residenti dell’arcipelago a poche ore dall’arrivo dell’Uragano Dorian, che ha travolto le isole Bahamas, scoperchiando le case, allagando strade e tracciando una linea invisibile tra l’oceano e la terra. «Siamo in guerra, ma senza armi», ha aggiunto Minnis in un’intervista al Washington Post.

Case distrutte e allagamenti nelle Bahamas

Le condizioni nelle isole Abaco sarebbero «catastrofiche» secondo l’Associated Press. Il livello dell’acqua è aumentato di circa 6 metri, sommergendo le abitazioni e rendendo le strade inagibili. Le raffiche di vento hanno distrutto abitazioni e atterrato i cavi dell’elettricità. Centinaia di persone hanno cercato riparo nelle scuole, nelle chiese e nei rifugi. 

Evacuazioni e porti chiusi negli Stati Uniti 

Negli Stati Uniti invece ci si prepara al peggio. Il Governatore dello stato della Georgia, Brian Kemp, ha ordinato l’evacuazione per diverse comunità costiere a partire dalle 12 (orario locale) di lunedì 2 settembre. Sono 830 mila le persone evacuate invece nello stato della Carolina del Sud. In Florida le autorità hanno decretato la chiusura di Port Canaveral, intenso snodo crocieristico. Anche gli aeroporti hanno subito un blocco del traffico: più di 600 voli previsti per lunedì sono stati cancellati.

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