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Roger Waters la tocca piano: «Menomale che Salvini se n’è andato» – Il video

06 Settembre 2019 - 22:49 Redazione
«Vorrei ricordare - ha detto Waters - che dentro un sistema democratico in Germania in 4 anni Hitler prese il potere. Bisogna resistere a chi vuole distruggere questo bellissimo pianeta, a chi controlla le nostre vite»

Atteso oggi, 6 settembre, alla 76esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, il fondatore dei Pink Floyd Roger Waters ha presentato il suo Us + Them, il film-concerto fuori concorso che racconta il suo ultimo tour. E fuori concorso sono state anche alcune sue dichiarazioni sulla politica italiana: «Grazie a Dio Matteo Salvini se n’è andato. Sono tempi difficili ovunque, c’è un neofascismo in espansione…». L’antipatia di Waters nei confronti dell’ex ministro dell’Interno italiano e nei confronti del populismo di destra non è certo una novità, né è nuovo il suo attivismo politico. Riguardo al suo film, infatti, ha spiegato come abbia «un carattere fortemente politico», aggiungendo diverse riflessioni sull’attualità. «Vorrei ricordare – ha continuato Waters – che dentro un sistema democratico in Germania in 4 anni Hitler prese il potere. Bisogna mettersi insieme e resistere contro chi vuole distruggere questo bellissimo Pianeta, contro chi controlla le nostre vite». «Dobbiamo rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e iniziare a riparare i danni causati dal neoliberismo», ha continuato. «L’ho sempre scritto nelle mie canzoni e in 50 anni di musica. Dovremmo essere tutti fratelli, costruire muri non serve, nessuno è più schiavo di chi pensa di essere completamente libero». In Us + Them, che sarà nelle sale italiane il 7, 8 e 9 ottobre, è importante la presenza delle generazioni più giovani che sono legate alla sua musica. «La maggior parte della musica pop è completamente priva di significato, di emozioni, di contenuto. I ragazzi riconoscono la verità in questa mia musica. In ogni generazione ci sono stati i giovani in cerca della strada, del significato delle loro vite, di idee che non siano solo un like sull’iPhone. Quando vedo tante persone chine sullo smartphone mi chiedo: siamo nati per questo? A me sembra una perdita di tempo».

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Fonte Video: Vista / Alexander Jakhnagiev

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