Brexit, la disperazione di David Cameron dopo il “suo” referendum: «Ci penso ogni giorno: ho fallito»

L’ex premier non si dà pace per quel che sta accadendo dopo il referendum perso tre anni fa durante il suo governo

L’ex premier britannico David Cameron ha chiesto scusa a Paese, dopo anni, per le spaccature che sta provocando la Brexit, partita dopo un referendum lanciato dal suo stesso governo nel 2016. «Ho fallito», ha ammesso Cameron in una lunga intervista al Times.


Sulle conseguenze scatenate dall’esito di quel referendum, Cameron ha commentato: «Ci penso ogni singolo giorno: al referendum, alla sconfitta, alle conseguenze e alle cose che si potevano fare diversamente. Sono preoccupatissimo per quello che succederà».


Cameron si dimise dopo la sconfitta referendaria. Oggi attacca anche l’attuale primo ministro, Boris Johnson, e il suo alleato Michael Gove che, ricorda l’ex premier, prima del referendum non si erano mai espressi per l’uscita dall’Unione europea. L’accusa di Cameron è che i due abbiano poi cavalcato l’esito del referendum per calcolo politico dopo aver «picconato il governo di cui facevano parte, a tutti gli effetti».

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