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Nuoro, umiliata al colloquio di lavoro: «Mandata via perché sono nera»

23 Settembre 2019 - 16:17 Redazione
«L'addetta al personale mi ha detto: "Mi dispiace ma potresti darmi problemi. Il colore della tua pelle potrebbe dare fastidio agli ospiti"», racconta Khady Ndior di origini senegalesi

Khady Ndior vive a Nuoro, in Sardegna, dove si è sposata nel 2016. Un paio di giorni fa è stata mandata via da un colloquio di lavoro per un posto come cameriera in un ristorante a Fonni. Non perché l’addetta alla selezione del personale non la considerasse all’altezza della posizione, ma per il colore della sua pelle.

A denunciare l’accaduto è stato prima il marito su Facebook. La donna, di origini senegalesi, ha confermato tutto sulle pagine de La Nuova Sardegna. «L’addetta al personale mi ha detto: “Mi dispiace ma potresti darmi problemi. Il colore della tua pelle potrebbe dare fastidio agli ospiti”», ha raccontato Ndior che è stata l’unica a essere mandata via dal colloquio tra le 49 ragazze presenti. «Quella frase a distanza di giorni rimbomba ancora nella mia testa. Sono stata rispedita a casa perché nera», ha continuato la donna.

Ndior ha ammesso, rassegnata, che non è la prima volta che subisce un trattamento del genere: «Ormai ci sono abituata a queste cose. Naturalmente non le accetto e ogni giorno mi oppongo con tutte le mie forze affinché non accadano più, ma do il peso giusto, consapevole del fatto che sono solo frutto di ignoranza e poca intelligenza. Ciò che mi dispiace di più è vedere mio marito e le persone che mi vogliono bene stare male e avvilirsi per me, perché non concepiscono come vicende simili possano ancora accadere nel 2019».

Racconta un episodio del passato: «Anche prestare servizio come badante è sempre stata una scommessa per me che vengo dall’Africa. Mi è capitato che una signora che necessitava di assistenza mi chiudesse la porta faccia dicendomi che lei con una di colore non si sarebbe fatta vedere in giro»

Il primo a riportare l’accaduto è stato il marito di Ndior su Facebook: «Cara signora – ha scritto rivolgendosi all’addetta alla selezione del personale – lei rappresenta qualcosa di maleodorante, di maledettamente vecchio ed inutile. Lei e quelli come lei sono esseri inutili per tutta la società che ogni giorno è impegnata a combattere le molteplici discriminazioni senza colore. Lei nella sua immensa ignoranza ha leso la dignità di una persona che neanche conosceva… la stessa che non ha mai perso la fiducia nei suoi simili a prescindere dal colore della pelle».

Fonte foto di copertina: Web

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