Fioramonti sul crocifisso si allinea a Di Maio: «Non è una priorità»

«Sono sgomento di fronte a questo vespaio mediatico», spiega il ministro. E aggiunge: «Io credo in una scuola laica»

Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti durante un’intervista a Radio Capital torna a parlare del crocifisso nelle aule scolastiche, dopo le polemiche sulle sue affermazioni dei giorni scorsi e chiarisce, sembrerebbe una volta per tutte, la sua posizione: «Sono sgomento di fronte a questo vespaio mediatico. Il tema non è all’ordine del giorno, non è una priorità, neanche lontanamente».


«Io credo in una scuola laica – spiega -. Invece di parlare del fatto che il Ministero sta lavorando per l’edilizia scolastica o che sta aiutando le amministrazioni, si discute di quello che io ho detto sul crocifisso. Questo Paese ha bisogno di un cambio di mentalità».


L’argomento non è quindi all’ordine del giorno. Il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si era espresso con parole molto simili su un provvedimento il cui esame riprenderà domani in aula alla Camera e che a Fioramonti, invece, sta a cuore: lo ius culturae.

«Mi sembra un segno di civiltà. Questi ragazzi – spiega il ministro – sono italiani tanto quanto i miei figli. Il tema non è una priorità, ma posso esprimere la mia opinione come rappresentante del popolo italiano».

La legge sulla cittadinanza resta comunque tema più che mai divisivo. Sul fronte dell’opposizione la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è tornata all’attacco durante un intervento in diretta su Radio 24. «Chi pensa a modificare le regole sulla cittadinanza deve necessariamente passare dal popolo: sulla ius culturae non siamo d’accordo perché in Italia non è vero che i minori non possono avere la cittadinanza».

«In tutto il mondo la cittadinanza del minore – conclude Meloni – dipende dalla cittadinanza della famiglia, a tutela del minore. Ma la verità è che la ius culturae non c’entra nulla con tutto questo: l’obiettivo finale è fare una sanatoria generale».

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