Caso Cucchi, la sorella Ilaria: «Non abbiamo mai cercato vendetta. Richieste giuste» – Il video

di OPEN

Chiesti dalla procura 18 anni per omicidio preterintenzionale ai due carabinieri Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, accusati di aver picchiato il geometra 31enne

«Non è ancora finita, ma finalmente oggi in quest’aula per Stefano si è fatta un po’ di giustizia. Questo processo ci riavvicina allo Stato». Così Ilaria Cucchi commenta a caldo le richieste di pena della procura di Roma per gli imputati del processo per la morte del fratello Stefano: 18 anni per omicidio preterintenzionale ai due carabinieri Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, accusati di aver picchiato il geometra 31enne: un pestaggio i cui effetti lo avrebbero portato alla morte sei giorni dopo il suo arresto.


«Non abbiamo mai cercato vendetta. Noi vogliamo giustizia», dice Ilaria. «Qualcosa che possa essere d’esempio anche ai colleghi degli imputati che un domani potrebbero sentirsi legittimati ad agire nello stesso modo Deve arrivare un segnale».


«Questo processo ci riavvicina allo Stato, riavvicina i cittadini e lo Stato», dice ancora la sorella di Stefano Cucchi in aula. «Non avrei mai creduto di trovarmi in un’aula di giustizia e respirare un’aria così diversa. Sembra qualcosa di così tanto scontato, eppure non è così».

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