Il tifone Hagibis devasta il Giappone: 42 morti e almeno 200 feriti. Disperse 15 persone

Le autorità temono che il bilancio dei morti e dei feriti possa ancora crescere

Il tifone Hagibis («velocità» in giapponese), il più devastante degli ultimi 60 anni, ha già fatto 42 morti, almeno 200 feriti e 15 dispersi in Giappone, secondo le ultime rilevazioni del canale pubblico Nhk. La prefettura di Nagano è stata quella maggiormente colpita, dopo il cedimento degli argini del fiume Chikuma, che ha prodotto l’allagamento di molte arterie stradali, così come i quartieri residenziali nelle principali città della prefettura. Tra i maggiori danni quello registrato a un deposito che conteneva 10 treni super veloci Shinkansen, con un totale di 120 carrozze, trovate sommerse sotto 4 metri di acqua. Nel primo pomeriggio di lunedì, giorno di festività nazionale in Giappone per celebrare lo Sport, circa 38 mila persone in 17 prefetture erano ancora ospitate nei centri di accoglienza organizzati dal governo. Secondo il ministero delle Infrastrutture nipponico, il passaggio del tifone ha provocato lo straripamento di almeno 21 fiumi in quattro diverse prefetture. L’agenzia meteorologica nazionale (Jma), ha riferito che alcune località del Giappone centrale hanno ricevuto in due giorni circa il 40 dell’ammontare delle precipitazioni che si verificano nell’intero anno.


Il bilancio

Foto: Epa Chiba, il 12 ottobre

Le cifre di vittime e danni sono in crescita di ora in ora, mentre oltre 7 milioni di persone da 24 ore sono state evacuate. A lavoro ci sono almeno 27 mila soccorritori, buona parte impegnati nelle operazioni in elicottero per individuare chi è ancora rimasto in casa. Dalla tv l’avviso è di piazzare bandiere sui tetti per facilitare i soccorsi. Dalla mattina del 13 ottobre, l’occhio del tifone è arrivato a Tokyo, dove già dal giorno prima circa 25 mila case sono rimaste senza corrente elettrica. A ieri le vittime e i dispersi si concentravano nell’area di Fukushima, Gunma, Kanagawa e Chiba, dove il mese scorso un altro tifone, Faxai, aveva già danneggiato 30 mila abitazioni. Il Paese è paralizzato, con aerei, treni e strade bloccate dall’esondazione dei fiumi dovuta alle piogge abbondanti. 6 milioni di persone sono state evacuate, 370 mila case sono rimaste senza elettricità e 150.000 senza acqua. Le piogge, iniziate la mattina di sabato, hanno già provocato una frana nella città turistica di Ito e in alcune zone sono già arrivate a 1000 mm. Gli organizzatori della Coppa del Mondo di rugby hanno sospeso due partite sabato e una domenica.


In copertina Marumori, prefettura di Miyagi, Giappone, 14 ottobre 2019. EPA/JIJI Press

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