Cocoricò, la storica piramide di Riccione verso la riapertura

Firmato il nuovo contratto di gestione. La cordata di soci annuncia «una grande operazione di manutenzione e restyling»

«Si tornerà a ballare, rilanceremo una grande discoteca». Non contiene l’entusiasmo Enrico Galli, il nuovo patron del Cocoricò, la storica discoteca a forma di piramide di Riccione, nel Riminese, che aveva chiuso i battenti dopo il fallimento dell’ex società di gestione.


Pare infatti che alcuni imprenditori romagnoli abbiano firmato poche ore fa un contratto di gestione della struttura per una durata di otto anni. Struttura che, ormai in stato di abbandono, rischiava sempre di più di cadere nel degrado.


Galli – capofila di questa cordata di soci e storico patron dell’Altromondo Studios, altra nota discoteca di Rimini – giura di avere grandi progetti per ridare vita al Cocoricò.

«Una grande operazione di manutenzione e restyling», annuncia il nuovo gestore che poi rivela di essere tempestato di telefonate da parte di chi è curioso di capire quando la musica tornerà a risuonare nella storica piramide di Riccione.

Stando alle informazioni che cominciano a circolare in rete, la prossima Pasqua potrebbe essere la prima finestra utile per la riapertura del famoso locale. L’evento su Facebook è già stato creato.

La fama della discoteca è però legata anche a un episodio tragico. Nell’estate del 2015, il Cocoricò balzò alla ribalta delle cronache per la vicenda di Lamberto Lucaccioni, un ragazzo di 16 anni che nel corso di una serata morì per overdose. Fu proprio a partire da quella circostanza che la discoteca entrò in crisi per poi fallire.

Immagine copertina: Facebook

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