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I giovani della Leopolda: «Vogliamo essere protagonisti. Più attenzione all’ambiente e ai futuri genitori» – Video

19 Ottobre 2019 - 22:35 Francesca Martelli
Molti avevano partecipato alla scuola politica estiva di Renzi, per under 30, in corso in piena crisi di governo.

«A guardare qui in platea non sembriamo così tanti, però ci siamo» spiega uno degli under 30 arrivati a Firenze per la Leopolda. Si guarda intorno mentre si sta già componendo la fila per il buffet del pranzo. I tavoli tematici, con un parlamentare o un ministro in ascolto dei pochi che hanno guadagnato per tempo un posto a sedere sono una cinquantina; intorno, una ressa di cronisti e visitatori con posti in piedi.

Anche nel secondo giorno della kermesse fiorentina, non tutti sono riusciti a entrare nell’ex scalo ferroviario. «Domenica ci sarà un maxi schermo, per quello vi continuano a chiedere donazioni…bisogna pagarlo» dice Matteo Renzi dal palco. Domani è il giorno del suo discorso, dopo l’antipasto di ieri sulla manovra che fa alzare la tensione nella maggioranza. La chiusura della Leopolda sarà affidata a Teresa Bellanova, il ministro più renziano del governo Conte 2.

E’ lei a partecipare ai vertici di maggioranza con il presidente del Consiglio Conte che ancora «non ha trovato il tempo di incontrare la delegazione di Italia Viva, ma informalmente so che a breve lo farà». «Il presidente della Repubblica invece ci ha incontrati rapidamente» sottolinea il capogruppo dei senatori Davide Faraone.

Il nuovo simbolo di Italia Viva

Il nuovo simbolo di Italia Viva e la tessera numero uno a Renzi sono stati gli ingredienti principali della seconda giornata della kermesse fiorentina. Sul palco insieme all’ex rottamatore, che lanciò nel 2010 la prima Leopolda insieme a Pippo Civati, c’erano questa volta quattro giovani ragazze che hanno lasciato ruoli nel Pd locale per passare a Italia Viva.

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