Per la seconda volta dall’inizio delle proteste contro i cambiamenti climatici, la polizia ha arrestato Jane Fonda a Washington. L’attrice ottantunenne, vincitrice di due Oscar, ha mostrato fieramente le manette ai polsi, affermando di essere «come Greta». «Mi farò arrestare ogni venerdì», ha affermato.
«L’unico problema per me è che sono vecchia», ha aggiunto, «ho avuto difficoltà a salire sulla macchina della polizia perché ero ammanettata dietro la schiena e non avevo nulla a cui aggrapparmi».
Jane Fonda & Sam Waterston proving once again they are legends
— Rae Lynn Murillo (@RaeMurillo) October 18, 2019
(if this isn’t the best use of a Grace and Frankie production hiatus I don’t know what is) pic.twitter.com/xkrkV4tyRT
Fonda partecipa alle proteste da quando sono iniziate e non ha mai fatto segreto di essere stata ripetutamente arrestata, durante le mobilitazioni contro la guerra del Vietnam ma anche nel corso della protesta del movimento #MeToo. Negli anni ’70 era stata arrestata per traffico di stupefacenti (accusa poi caduta), questa volta per «manifestazione illegale».
Con lei venerdì è stato arrestato anche Sam Waterston, co-star insieme a Fonda del film Grace and Frankie. I due stavano partecipando a un’iniziativa chiamata «Fire Drill Friday» (venerdì di esercitazione antincendio), organizzata da scienziati e celebrità e volta a mettere pressione al governo perché intraprenda azioni concrete contro il cambiamento climatico.
Il tema della manifestazione di venerdì era l’implementazione del Green New Deal, il pacchetto di riforme che punta ad arrivare all’utilizzo del 100% di energie rinnovabili entro il 2030 e a creare nuovi posti di lavoro.
«Sono da molto tempo un’attivista per il clima», ha affermato Fonda, «e nella mia vita privata ho fatto scelte coerenti: guido un’auto elettrica, riciclo, mangio meno carne, evito la plastica. Ma sono consapevole che queste scelte individuali non possono cambiare le cose abbastanza velocemente».
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