Clima, l’innalzamento dei mari nel 2050 sarà peggiore del previsto. Allarme anche sull’Adriatico: acqua fino a Padova?

Uno studio condotto da Nature dipinge un quadro preoccupante dello scioglimento dei ghiacci

Se non aggiustiamo il tiro finiremo sott’acqua. È questo il messaggio fondamentale di una nuova ricerca, condotta da Scott A. Kulp e Benjamin H. Strauss per la no-profit Climate Central e pubblicata su Nature Communications, che stima come interi paesi saranno travolti da inondazioni regolari che impatteranno su 300 milioni di persone.


Questo numero è molto più alti rispetto a studi precedenti: il più recente, realizzato dalla Nasa, calcolava la presenza di 80 milioni di persone su terre destinate ad essere sommerse dall’oceano. La differenza tra i dati, quasi quadrupla, è dovuta all’utilizzo di nuovi modelli di mappatura e di intelligenza artificiale, molto più precisi nel distinguere il terreno (percependo, per esempio, la differenza tra le cime degli alberi e il suolo).


Nel mondo un miliardo di persone vive a meno di 10 metri sul livello del mare; altre 250 milioni di persone a meno di uno. Il continente più colpito dall’innalzamento dei mari sarebbe l’Asia, dove si trova il 70% degli insediamenti più a rischio, con grandi zone di India e Vietnam che rischiano di sparire del tutto.

Ma questi problemi riguarderanno anche l’Europa: lo scioglimento degli iceberg in Antartide colpirebbe Amsterdam e Londra, che subirebbero alluvioni ricorrenti, mentre Venezia sprofonderebbe del tutto nell’Adriatico, che arriverebbe a toccare nuove città costiere come Padova e Treviso.

Queste stime sono state realizzate dando per buono il rispetto degli accordi climatici di Parigi, che molti paesi hanno disatteso. Se le condizioni dovessero peggiorare, per il 2100 la popolazione colpita da inondazioni conterebbe 640 milioni di persone.

Sulla base di modelli più vecchi, quindi con risultati mediamente più contenuti, la Banca Mondiale calcola che il costo del cambiamento climatico potrebbe superare i mille miliardi nei prossimi 5 anni.

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