Clima: Usa dichiara formalmente il ritiro dall’accordo di Parigi

Il ritiro è stato notificato all’Onu e diventerà effettivo tra un anno

Lunedì 4 novembre l’amministrazione Trump ha notificato formalmente alle Nazioni Unite la sua uscita dall’accordo di Parigi sul clima. Il ritiro si farà entro l’anno prossimo perché il regolamento prevede un tempo di attesa di dodici mesi dalla decisione alla sua ratificazione definitiva. «Continueremo a lavorare con i nostri partner globali per aumentare la resistenza agli impatti del cambiamento climatico e a prepararci a rispondere ai disastri naturali» ha dichiarato il segretario di Stato Mike Pompeo. Quasi 200 Paesi hanno firmato l’accordo nel 2015 e promesso di limitare le emissioni di gas inquinanti. Ogni firmatario si è fissato obiettivi individuali e alcuni Paesi più ricchi, tra cui gli Stati Uniti, hanno anche acconsentito ad aiutare Stati più poveri a sopportare il costo del cambiamento climatico. Gli Stati Uniti ora sono l’unico Paese a essersi ritirato dal patto. L’accordo è stato creato perché sia più facile firmarlo che sottrarvisi. Al tempo, gli Stati Uniti avevano addirittura fatto pressione perché i vari Paesi fossero tenuti a rispettare le promesse che avevano fatto anche se avessero cambiato idea. Una volontà che mirava ad arginare l’impatto di possibili cambiamenti politici e di governo.


Infatti, negli anni successivi alla sottoscrizione del patto, vari Paesi tra cui Brasile, Cina, Giappone e India hanno subìto profondi cambiamenti politici ed economici. Ma non si sono ritirati dagli accordi di Parigi. Donald Trump aveva annunciato la sua volontà di ritirarsi dal patto stabilito durante la COP21 nell’estate del 2017. Nel frattempo, la sua amministrazione ha lavorato per l’abolizione di leggi nazionali a tutela dell’ambiente, come il limite alle emissioni di carbonio. Invece di diminuire drasticamente come convenuto, le emissioni di carbonio degli Stati Uniti sono aumentate l’anno scorso. Non è la prima volta che gli Stati Uniti si ritirano da un accordo di questo tipo: poco dopo aver giocato un ruolo fondamentale nella stesura del protocollo di Kyoto, gli Usa avevano fatto sapere che non avrebbero rispettato gli obiettivi prefissati. Il «ritiro formale» del 4 novembre rimane comunque reversibile e se un’amministrazione futura sceglierà di firmare nuovamente l’accordo di Parigi, gli Stati Uniti potranno ricominciare da dove si erano fermati.


Foto copertina: Epa Gli incendi in California

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