Parigi, cortei contro la riforma delle pensioni: i black bloc scatenano una guerriglia urbana – Le immagini

Pioggia di lacrimogeni, scontri, detonazioni: cresce la tensione a margine del corteo parigino contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron

A Parigi, in Francia, nel corso dei cortei pacifici contro la riforma delle pensioni, irrompono i Black Bloc. Tensioni, cassonetti in fiamme, lancio di oggetti e addirittura un rogo al centro di Place de la Republique.


Pioggia di lacrimogeni, scontri, detonazioni: cresce la tensione a margine del corteo parigino contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron.


Manifestanti con un cartello dove si legge ‘Marx o Sciopero’ durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Yoan Valat

L’escalation

Un gruppo di black bloc composto da almeno 500 persone vestite di nero si è appostato all’angolo del boulevard Magenta e Place de la République, nel cuore di Parigi, inscenando scontri e provocazioni con gli agenti di polizia costretti a replicare.

I primi scontri, oggi 5 dicembre, si erano registrati nel corteo appena partito e nemmeno giunto a Republique. Nei dintorni della grande piazza, dove hanno preso posizione centinaia di black bloc con il volto coperto, sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti e sono intervenuti i pompieri. I casseur stanno lanciando sassi contro le vetrine, la situazione è sempre più tesa.

Manifestanti si scontrano con la polizia durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Ian Langsdon

A place de la Republique, a Parigi, i giovani, vestiti di nero e con il volto coperto, hanno preso di mira e danneggiato alcune telecamere di operatori tv che li stavano riprendendo. La situazione, anche per il corteo di migliaia di persone che sta premendo dal boulevard de Magenta, è piuttosto tesa.

Poliziotti a Magenta Boulevard durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Yoan Valat

Lo sciopero

Quello in corso è il più grande sciopero del settore pubblico dal 1995: il 5 dicembre di quell’anno la protesta di piazza fece cadere il governo Juppè. Anche in quel caso, la ragione della rabbia e del malumore dei cittadini francesci era una riforma pensonistica.

Disagi sono previsti anche domani nel quadro degli scioperi e delle proteste contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron. Oltre alla già annunciata proroga (fino a lunedì) dello sciopero della Ratp, la società che gestisce metro e bus parigini, anche la Sncf – il gruppo ferroviario nazionale – ha riferito che i treni circoleranno a singhiozzo anche domani venerdì. Annullato il 90% dei collegamenti dei treni ad alta
velocità Tgv nonché il 70% dei collegamenti regionali Ter. Quanto al trasporto aereo, resterà a terra il 30% dei voli interni Air France e il 10% di quelli di medio raggio.

Manifestanti si scontrano con la polizia durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Yoan Valat

Alle ferrovie francesi SNCF, le cifre dell’azienda parlano del 55,6% di dipendenti in sciopero: l’85,7% dei conducenti, il 73,3% dei controllori e il 57% del personale di stazione. Sul totale dei treni, si conta il 90% di cancellazioni di TGV, i treni ad alta velocità, e l’80% di rapidi. Su 12 linee di metrò parigine – escluse le due automatiche che funzionano regolarmente – 10 sono completamente ferme.

Traffico automobilistico scarso in questa prima giornata di sciopero, in cui tradizionalmente i lavoratori restano a casa. Sette delle otto raffinerie del Paese sono chiuse, per il momento senza conseguenze sulle pompe di benzina.

Il ministero dell’Educazione annuncia il 51,15% di insegnanti in sciopero alle elementari e il 42,32% nelle medie e superiori.

La manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Ian Langsdon

Macron si dice «calmo»

Il presidente francese Emmanuel Macron si dice «calmo e determinato» di fronte alla contestazione della riforma delle pensioni la cui «architettura generale» sarà annunciata a metà della settimana prossima dal primo ministro, Edouard Philippe.

Il capo dello Stato, rende noto l’Eliseo, «è calmo e determinato a condurre questa riforma, ascoltando e consultando. È attento al rispetto dell’ordine pubblico e ai disagi subiti dai francesi».

Manifestanti si scontrano con la polizia durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Ian Langsdon

L’Eliseo ha precisato che «l’Alto commissario Jean-Paul Delevoy concluderà ad inizio settimane le consultazioni con i partner sociali e si esprimerà per una sintesi delle discussioni, poi il primo ministro, a metà della settimana prossima, annuncerà l’architettura generale della riforma».

In copertina un cartellone dato alle fiamme durante una manifestazione contro la riforma pensionistica a Parigi, Francia, 5 dicembre 2019. EPA/Yoan Valat

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