Turchia, nuovo mandato di arresto per lo scrittore Ahmet Altan: era stato rilasciato una settimana fa

Il giornalista era stato precedentemente condannato a 10 anni e mezzo di prigione con l’accusa di aver sostenuto il fallito golpe del 2016

Un tribunale di Istanbul ha emesso un nuovo mandato d’arresto per Ahmet Altan, il noto giornalista e scrittore turco rilasciato la scorsa settimana dopo oltre tre anni di carcere con l’accusa di aver sostenuto il fallito golpe del 2016. I giudici hanno accolto il ricorso del procuratore generale contro il suo rilascio.


Secondo i media locali, Altan dovrebbe essere prelevato nelle prossime ore. Il giornalista, tra gli intellettuali più influenti in Turchia, era stato scarcerato insieme a un’altra reporter veterana, Nazli Ilicak.


I due giornalisti erano stati condannati rispettivamente a 10 anni e mezzo e 8 anni e 9 mesi di prigione con l’accusa di avere sostenuto con «messaggi subliminali» in una trasmissione tv il tentativo di colpo di Stato, attribuito alla rete di Fethullah Gülen.

Il tribunale aveva stabilito però contestualmente il loro rilascio sotto controllo giudiziario e con divieto di espatrio alla luce della pena già scontata e in attesa della sentenza definitiva della Cassazione, che già in passato aveva annullato una condanna all’ergastolo nei loro confronti.

Il loro caso è ritenuto tra quelli di maggior rilievo nel giro di vite imposto dal presidente Recep Tayyip Erdoğan dopo il tentato colpo di Stato che ha portato a decine di migliaia di arresti e di epurazioni dalle pubbliche amministrazioni.

La direttrice per l’Europa di Amnesty International, Marie Struthers, ha bollato come «scandalosa» la decisione della giustizia turca, definendola «un’ulteriore punizione per la sua determinazione a non farsi mettere a tacere», che si aggiunge «a un già scioccante catalogo di ingiustizie cui è stato sottoposto». La sua precedente detenzione era stata condannata da 38 premi Nobel.

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