Il futuro del M5s, Di Maio: «Fondamentale una riorganizzazione, serve una nuova carta dei valori»

«Servono nuovi obiettivi per il Movimento – sostiene il leader M5s – la riorganizzazione non risolverà tutti i problemi ma è fondamentale avviare un progetto molto ambizioso per arrivare a una grande discussione sulla nostra identità»

Una nuova carta dei valori «con nuovi obiettivi per il Movimento». Luigi Di Maio davanti all’assemblea dei deputati grillini parla della fase due del M5S. Non solo dunque «una riorganizzazione con referenti tematici e regionali», ma anche l’idea di un manifesto pentastellato per salutare il 2020.


«Quello che andremo a mettere insieme sarà il primo organo elettivo del Movimento. Con la riorganizzazione avvieremo un percorso importante che dovrà coinvolgere nel migliore dei modi anche i territori», avrebbe detto il capo politico del M5s ai suoi nel corso della riunione dei senatori con all’ordine del giorno il dossier dell’ex Ilva.


«Non è solo la riorganizzazione che risolverà tutti i problemi – avrebbe aggiunto Di Maio – ma è fondamentale avviare un progetto molto ambizioso che possa ripensare un movimento a livello nazionale per arrivare a una grande discussione sulla nostra identità».

Per il ministro degli Esteri però è il presente che riserva tante incognite. A partire dal caso Ilva: se Italia Viva presenterà un emendamento al dl-fisco la maggioranza è a rischio, ha spiegato Di Maio ai deputati, ancora in attesa che venga eletto il nuovo capogruppo.

Durante l’assemblea – durata un paio d’ore – è stato affrontato anche un altro tema spinoso: le restituzioni. Sono tanti i parlamentari M5s che non sono in regola, ma allo stesso tempo c’è stato chi ha chiesto garanzie sugli obblighi tributari rispetto alle somme date indietro.

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