L’agenzia di rating Dbrs conferma un «trend stabile» per l’Italia. E sul governo: «Improbabile che arrivi al 2023»

«Difficile che l’attuale governo resti in carica per l’intero mandato, ma le elezioni del presidente della Repubblica nel 2022 e la forza della Lega nei sondaggi potrebbero rappresentare due importanti disincentivi per i partiti al governo»

L’agenzia di valutazione Dbrs ha confermato il rating BBB dell’Italia delineando un «trend stabile». La «conferma del rating riflette i progressi delle banche italiane nel migliorare la qualità del credito e la moderata strategia di bilancio del governo per i mitigare rischi alla sostenibilità del debito», afferma Dbrs in una nota.


L’agenzia canadese ha espresso anche una valutazione sulla tenuta della maggioranza affermando che «è improbabile che l’attuale governo» resti in carica «per l’intero mandato fino al 2023, ma le elezioni del presidente della Repubblica nel 2022 e la forza della Lega nei sondaggi potrebbero rappresentare due importanti disincentivi» per i partiti al governo.


Ma nonostante l’intesa trovata tra M5S e Pd dopo la crisi di governo d’agosto, «l’incertezza politica resta una preoccupazione e pesa sul rating» evidenzia l’agenzia.

A rimanere molto alto è «il debito pubblico» che «rende l’Italia vulnerabile a shock». Dbrs sottolinea di vedere «positivamente le recenti decisioni delle autorità italiane di non deragliare la traiettoria di bilancio dall’impegno di andare avanti con un ulteriore consolidamento di bilancio». Dbrs ha inoltre valutato «positivamente la riduzione del cuneo fiscale nei prossimi anni. Anche se molto modesta può essere un primo passo verso una più ampia riforma delle tasse».

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