Hong Kong, bocciato il ricorso di Joshua Wong: il giovane attivista non verrà in Italia

Uno dei volti più noti dei moti di protesta di Hong Kong, il ragazzo sarebbe dovuto atterrare a Milano dove era atteso per un incontro alla fondazione Feltrinelli

Joshua Wong non potrà venire in Italia. Il ricorso del giovane attivista contro la decisione dell’Alta Corte di Hong Kong di vietargli un nuovo tour europeo è stato respinto a causa del pericolo di fuga. La notizia è stata data sull’account Telegram di Demosisto, il movimento pro-democrazia (e anti-Cina) di cui è segretario generale.


La conferma è arrivata successivamente sull’account Twitter di Wong. «Privandomi del mio diritto alla libertà di movimento» – si legge sul post – «il tribunale mi ha imposto una punizione aggiuntiva prima ancora che la mia colpevolezza fosse stata provata».


https://twitter.com/joshuawongcf/status/1196725398534385664

Il viaggio in Italia

Wong sarebbe dovuto atterrare a Milano, dove era atteso per un incontro alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, per poi proseguire il suo viaggio verso Roma dove erano in programma una serie di incontri anche con deputati italiani.

Arrestato più volte per il suo attivismo, Wong è attualmente sotto indagine – è libero su cauzione da agosto – per aver partecipato a manifestazioni non autorizzate. Nonostante questo negli ultimi mesi Wong ha intrapreso un tour globale per promuovere il movimento di protesta.

Il no della Cina

Durante l’estate era stato ricevuto in Germania, dove si era incontrato con il ministro degli Esteri tedesco, e successivamente anche negli Stati Uniti, dove aveva testimoniato sui moti di Hong Kong davanti al Congresso americano. Al ritorno dal viaggio negli Stati Uniti, Wong è stato arrestato nuovamente e definito un «traditore» dalla Cina.

La Cina non ha fatto un mistero del fatto di essere contraria a un suo nuovo viaggio in Europa. «Ci opponiamo al tentativo di fornire piattaforme o di creare le condizioni per le attività indipendentiste di Hong Kong», aveva dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Geng Shuang.

A causa della sua posizione favorevole all’indipendenza di Hong Kong dalla Cina a Wong è stato vietato di partecipare alle elezioni distrettuali che erano in programma per il 24 novembre a Hong Kong.

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