L’attivista di Hong Kong Joshua Wong arriva in Italia, l’incontro che innervosisce Pechino con Roma

L’attivista 23 enne è stato già in Germania e negli Stati Uniti, dove ha testimoniato davanti al Congresso americano. La sua visita in Italia rischia di mettere in imbarazzo il Governo

Continua il tour mondiale del giovane attivista di Hong Kong, Joshua Wong, con una tappa italiana, la prima. A pochi giorni dal brindisi tra il ministro degli Esteri Luigi di Maio e il presidente cinese Xi Jinping a Pechino, nel silenzio generale del governo italiano sul movimento di protesta di Hong Kong, ecco che l’attivista 23enne atterrerà per la prima volta in Italia dove è anche previsto un incontro con alcuni esponenti politici.


Non è ancora chiaro chi sceglierà di incontrarsi con Wong – si parla di deputati del Partito democratico e di Fratelli D’Italia – ma ciò che è certo è che metterebbe in imbarazzo il governo italiano nei confronti degli alleati cinesi secondo cui il movimento di protesta di Hong Kong è opera di forze straniere ostili.


Il tour che fa innervosire la Cina

Prima di scendere a Roma, se tutto andrà secondo i programmi, Joshua Wong atterrerà a Milano mercoledì 23 novembre dove sarà ospite della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per un primo evento del ciclo di incontri Move on, Movimento, conflitti, bisogni. Dopo, dovrebbe proseguire il suo viaggio verso la capitale.

Negli ultimi mesi, dopo essere stato scarcerato nuovamente dalle autorità di Hong Kong, Wong – ormai un portavoce globale per il movimento di protesta che da marzo del 2019 non dà segni di arresto, nonostante la richiesta iniziale di abrogare la legge sull’estradizione di criminali verso la Cina sia stata ricevuta – è stato accolto in Germania dove ha incontrato anche il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.

https://twitter.com/joshuawongcf/status/1190609673101012992

Dopo la Germania il viaggio di Wong è proseguito negli Stati Uniti dove il giovane attivista è stato ricevuto dal Congresso americano per offrire la sua testimonianza sui moti di Hong Kong e, più generalmente, sullo stato dei diritti civili in Cina.

Con una mossa che ha fatto molto arrabbiare Pechino, Wong ha anche dato il suo appoggio una bozza di legge – Hong Kong Human Rights and Democracy Act – in cui viene proposto al Governo Usa di valutare lo stato di autonomia di Hong Kong rispetto alla Cina ogni anno, in modo tale da decidere se stabilire accordi commerciali preferenziali in sua difesa.

Al ritorno dal viaggio negli Stati Uniti, Wong è stato arrestato nuovamente e definito un «traditore» dalla Cina. A causa della sua posizione favorevole all’indipendenza di Hong Kong dalla Cina, Wong – che ha fondato il movimento studentesco di Hong Kong Scholarism ed è Segretario Generale del Partito Democratico Demosistō – è stato bloccato dal partecipare alle elezioni distrettuali che avverranno il 24 novembre Hong Kong.

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