Un audio Whatsapp crea allarmismo a Venezia. Il Comune: «valuteremo eventuali denunce»

Come al solito qualcuno pensa di creare e condividere audio Whatsapp allarmistici. Fermatevi, non condivideteli!

Il Comune di Venezia pubblica il 15 novembre 2019 un curioso post dalla pagina Facebook ufficiale in cui annunciano eventuali denunce per procurato allarme se verranno condivisi messaggi allarmistici privi di fondamento:

#AcquaAltaVenezia | Girano sui social messaggi allarmistici su presunte previsioni di picchi di marea destituite di fondamento
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➡ Si invita la cittadinanza a informarsi solo attraverso canali ufficiali
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➡ L’amministrazione monitorerà l’esistenza di messaggi fake, valutando eventuali denunce per procurato allarme

Non troverete questi messaggi facilmente su Facebook o Twitter, perché in realtà si tratta di un messaggio audio diffuso via Whatsapp e dunque difficile da scovare – così come da valutarne la viralità – a meno che qualcuno non l’abbia ricevuto e condiviso con qualcuno che lo possa verificare. Ecco l’audio:

Nell’audio sentiamo la voce di un uomo, che parla in dialetto, che invita tutti a stare attenti perché avrebbe sentito il sindaco di Venezia, in compagnia di altri “pezzi grossi” durante un pranzo nelle zone di Murano, affermare che “domani” è prevista un’altra giornata disastrosa come quella avvenuta “l’altra sera”, ma che eviterebbe di diffondere la notizia per non creare allarmismo. L’uomo nell’audio sostiene che sia meglio creare allarmismo perché così la gente si prepara al peggio, ma senza alcuna fonte rimane solo una “chiacchera da bar”.

Non è la prima volta che via Whatsapp vengono diffusi messaggi allarmistici di questo genere. Era successo a Roma con una presunta bomba in una stazione della metropolitana, così come un audio diffuso per sostenere che ci sarebbe stato un attentato terroristico in uno dei centri commerciali del Nord-Est. Il format dell’audio veneto è conforme per essere riutilizzato più volte, visto che non riporta una datazione certa (“domani” è sempre “domani”) e non riporta alcuna fonte per sostenere quanto sostiene. di questo, e altro, ne parleremo mercoledì sera alle ore 23:30 a “Fake – La fabbrica delle notizie” in onda su canale Nove.

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