Corte Ue riconosce l’immunità parlamentare al leader catalano Junqueras: «Va rilasciato immediatamente»

Il politico è stato condannato a 13 anni di prigione per l’organizzazione del referendum in Catalogna

L’immunità del leader indipendentista catalano Oriol Junqueras, eletto al Parlamento Ue a maggio scorso, parte dal momento della proclamazione dei risultati delle elezioni europee. Quindi la Spagna dovrebbe rilasciarlo immediatamente affinché possa assumere il suo incarico. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia della Ue che ha dato ragione a Junqueras, condannato dalla giustizia spagnola a 13 anni di prigione con obbligo di allontanamento dal pubblico ufficio per l’organizzazione del referendum sull’indipendenza della Catalogna. I giudici hanno stabilito inoltre che Junqueras gode dal momento dell’elezione anche del diritto di viaggiare, «connesso allo status di membro del Parlamento Ue». L’immunità e il diritto di viaggiare «comprendono la soppressione di misure di detenzione imposte prima dell’elezione, per consentire alla persona di spostarsi e prendere parte alla sessione inaugurale del Parlamento Ue. Di conseguenza, se la Corte competente nazionale ritiene che la misura debba essere mantenuta, deve il prima possibile chiedere al Parlamento Ue di derogare all’immunità».


Il giuramento in Spagna

La legge spagnola impone ai nuovi deputati europei di giurare sulla costituzione in Spagna. Ma Junqueras, che è in custodia da novembre 2017, non è stato autorizzato a farlo mentre era in prigione. Il mandato dei deputati viene acquisito esclusivamente dall’elettorato e ciò non può essere subordinato al completamento di alcuna formalità successiva. Ora Junqueras potrà quindi unirsi al gruppo dei Verdi. La sentenza potrebbe anche influire sullo status di altri due importanti separatisti catalani, che sono fuggiti in Belgio prima che la Spagna potesse detenerli: l’ex leader Carles Puigdemont e Toni Comin. Anche loro sono stati eletti deputati europei a maggio, ma non hanno potuto prendere posto al parlamento di Strasburgo poiché, come Junqueras, non avevano prestato giuramento in Spagna.

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