«Un anno accidentato»: “The Queen” torna in tv per il discorso di Natale. Il primo lo aveva tenuto nel 1957

Secondo quanto riportato dai giornali inglesi, parte del messaggio potrebbe essere dedicato alla Brexit

«È stato un anno abbastanza accidentato». Questa è una delle poche e molto sintetiche anticipazioni che il Guardian ha fatto trapelare sul consueto discorso di Natale della Regina Elisabetta che domani, 25 dicembre, terrà incollati i sudditi inglesi alla tv dalle 15 ora inglese.


Il riferimento, secondo quanto riportato dalla stampa britannica, sembra essere legato al pesante scontro istituzionale sulla Brexit che ha di fatto visto, alla fine, la vittoria schiacciante alle urne di Boris Johnson e l’insediamento del Nuovo Parlamento che ha approvato l’accordo che garantisce l’uscita dalla Ue entro il 31 gennaio 2020.


Visualizza questo post su Instagram

Merry Christmas! This year The Queen’s Speech was filmed in the Green Drawing Room at Windsor Castle. It will be broadcast on Christmas Day at 3pm GMT. This year also marked the 75th Anniversary of D-Day and in The Queen’s Christmas Speech Her Majesty will reflect on the commemorations. “For the Seventy-Fifth Anniversary of that decisive battle, in a true spirit of reconciliation, those who had formerly been sworn enemies came together in friendly commemorations either side of the Channel, putting past differences behind them. . “By being willing to put past differences behind us and move forward together, we honour the freedom and democracy once won for us at so great a cost.” Watch The Queen’s Christmas broadcast on TV, radio and online here tomorrow at 3pm GMT.

Un post condiviso da The Royal Family (@theroyalfamily) in data:

Una vicenda, quella della Brexit, che ha coinvolto la Regina in persona, specie quest’estate, quando il premier britannico aveva optato per la sospensione delle attività del Parlamento inglese.

Nel corso del suo discorso, la Regina ha anche ricordato di «mettere le differenze alle nostre spalle» e «onorare la libertà e la democrazia». E ha poi tenuto a sottolineare quanto anche «piccoli passi fatti con fiducia e speranza possono superare grandi differenze».

Sulla scrivania di Elisabetta sembra non esserci la foto di Harry e Meghan: il 2019 sembra essere stato un anno abbastanza negativo, per la Royal Family. Non solo attriti tra i reali – come quelli tra la coppia William&Kate e quella Harry&Meghan – ma anche l’ultima bufera: il principe Andrea ha di fatto deciso di rinunciare a ogni ruolo pubblico dopo aver ammesso i suoi legami di amicizia con Jeffrey Epstein, l’uomo che quest’estate, mentre scontava la sua pena in carcere per avere ammesso di aver consumato rapporti sessuali con minori, si è suicidato.

Una Regina al passo coi tempi

Il tradizionale discorso della Regina ha una lunga storia.

La prima volta era stata nel 1957: Elisabetta II, “The Queen”, capita la portata del nuovo mezzo di comunicazione – la televisione -, aveva fatto capolino nelle case degli inglesi a 31 anni con un discorso registrato dall’emittente televisiva Bbc. Sedeva sul trono già da cinque anni e quello era il suo primo discorso di Natale.

L’idea non era tutta farina del suo sacco, dicono le cronache, quanto piuttosto un suggerimento del principe Filippo: in questo modo l’immagine della corona sarebbe stata ringiovanita, quindi svecchiata e modernizzata.

Elisabetta trasmetteva dalla Long Library a Sandringham, a Norfolk, dove stava trascorrendo le feste dell’anno. Indossava tre giri di perle e parlava sfogliando un libro.

«Spero tanto che questo nuovo mezzo renderà il mio messaggio di Natale più personale e diretto. È inevitabile che io appaia come una figura piuttosto lontana a molti di voi, qualcuno il cui volto potrebbe essere familiare sui giornali ma che non tocca mai davvero le vostre vite. Ma ora, almeno per alcuni minuti, vi dò il benvenuto nella pace della mia dimora», aveva detto.

Nell’augurare “Buon Natale” alla Nazione aveva raccontato, tra un passaggio e l’altro, che la tradizione dei messaggi natalizi era in realtà invenzione del nonno Giorgio V. Nel 1932, con un testo scritto da Rudyard Kipling, il sovrano aveva allietato i sudditi con la sua voce, ma senza dare volto al messaggio: quella era infatti l’epoca della radio.

Da lì in poi la strada per “The Queen” nel mondo della tecnologia è stata sempre in discesa. Dalla prima mail inviata nel 1976, al messaggio natalizio in 3D nel 2012, fino al primo tweet nel 2014. A completare l’album, l’iscrizione a Instagram, l’anno scorso: il primo post le è valso quasi due milioni di like.

Leggi anche: