Burkina Faso, attentato jihadista alla vigilia di Natale: 35 vittime. Uccisi 80 terroristi e 7 poliziotti

Il paese dell’Africa occidentale è vittima di attentati terroristici dal 2015: mai prima d’ora erano morte così tante persone

Almeno 35 civili sono stati uccisi alla vigilia di Natale in due attentati terroristici di matrice jihadista in Burkina Faso. Come ha fatto sapere il capo della sicurezza locale, un attacco è avvenuto ad Arbinda, una città nella regione del Sahel, e un altro vicino a una base militare. Il presidente del Paese, Roch Marc Christian Kaboré, ha fatto sapere che 80 terroristi sono stati uccisi nel corso degli interventi di sicurezza successivi. Anche 7 agenti sono stati uccisi. Kaboré ha proclamato 48 ore di lutto nazionale.


Quel che sappiamo finora è che la maggior parte delle vittime erano di sesso femminile, ma non è ancora chiaro perché siano morte così tante persone nel corso della giornata. Dopo anni di stabilità, dal 2015 a questa parte il Paese dell’Africa occidentale è stato vittima di numerosi attentati, soprattutto nella regione subsahariana del Sahel, ma i numeri delle vittime registrati in questa occasione non hanno precedenti.


Secondo le stime dell’Onu, gli attacchi jhiadisti nell’area hanno causato almeno mezzo milione di vittime in quasi 5 anni. L’episodio più grave finora risaliva al gennaio del 2016, nel cuore della capitale Ougadougou: le vittime fuorono 30 e oltre 50 i feriti, colpiti nel doppio attentato al caffè italiano Cappuccino e all’hotel Splendid. Entrambi erano ritrovi abituali degli occidentali.

Foto di copertina: Ansa, forze di sicurezza dopo l’attentato a Ouagadougou

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