Navalny, nuovo arresto (in diretta) per l’oppositore di Putin. Attivista rilasciato, la polizia “saccheggia” di documenti la sua sede – Il video

Ennesimo fermo per l’attivista anti-Putin, a poche ore dal sequestro di un suo collaboratore costretto al servizio militare in Antartide

L’attivista Alexei Navalny, tra i più noti oppositori di Vladimir Putin, è stato arrestato ancora una volta dalla polizia russa, per essere rilasciato poco dopo. L’arresto è avvenuto in diretta, mostrato dallo stesso Navalny su Twitter nel quartiere generale dell’attivista, sede della sua associazione. La sua portavoce, Kira Yarmysh, ha confermato il fermo, al quale l’attivista non ha opposto resistenza. Assieme a Navalny ci sono i suoi avvocati, in attesa di conoscere le accuse che hanno portato all’arresto.


Mentre Navalny è stato trattenuto dalla polizia, gli agenti hanno letteralmente saccheggiato la sede del Fondo anti-corruzione, portando via diversi documenti, come ha raccontato la portavoce dell’attivista che riporta anche di una riunione in corso del Consiglio di Stato convocata da Putin.

Nelle ultime ore, Navalny aveva denunciato il sequestro di un suo collaboratore, Ruslam Shaveddinov, da parte dell’esercito russo che lo avrebbe portato in una base dell’Antartide per svolgere forzatamente il servizio militare.

Shaveddinov è riuscito a recuperare un cellulare e ha raccontato a Navalny di essere stato prelevato da una unità dell’esercito che ha sede a Rogachovo, nell’arcipelago di Novaja Zemlja, nel nord della Russia. Navalny sostiene che il suo collaboratore fosse in possesso di tutti i documenti necessari per essere esentato dal servizio militare per ragioni di salute. Documenti però che sarebbero stati contestati dai militari russi.

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