Omicidio Sacchi, dietro Princi e Anastasia potrebbe esserci un noto narcotrafficante romano

Dai tabulati telefonici emergerebbe che c’è stato un anomalo susseguirsi di chiamate tra Anastasia, Princi e Fabio Casali, noto narcotrafficante romano legato allo spaccio di cocaina tra Italia e Sud America

Si allungano le ombre sul rapporto particolare tra Anastasia Kylemnyk e Giovanni Princi, rispettivamente fidanzata ed ex compagno di scuola di Luca Sacchi, il giovane 24enne morto a Roma dopo essere stato ucciso con un colpo di arma da fuoco durante un tentativo di compravendita di droga finito male. 


Sarebbe stato Giovanni Princi, infatti, a introdurre Anastasia Kylemnyk nel mondo dello spaccio. E, stando al racconto dalla madre di Luca Sacchi, se la sera prima dell’omicidio del 24enne la sua fidanzata e il suo ex compagno di scuola sarebbero spariti inspiegabilmente per diverse ore, ad alimentare l’anomalia del rapporto tra i due, dai tabulati delle telefonate di Princi sarebbero emersi dei contatti che aprono a un terzo filone investigativo.


Dai tabulati analizzati emerge che dieci giorni prima dell’omicidio di Luca Sacchi, Princi aveva prima contattato Fabio Casali – noto narcotrafficante romano legato allo spaccio di cocaina tra Italia e Sud America e già condannato a 16 anni di carcere – e poi, subito dopo, aveva telefonato ad Anastasia. Conclusasi la conversazione con la giovane, Princi avrebbe subito richiamato Casali. 

E questo triangolo di chiamate, riportato dal settimanale Giallo, allunga le ombre sul ruolo di Anastasia Kylemnyk all’interno della trattativa per la droga, e potrebbe anche far luce sulla provenienza dei 70mila euro trovati nello zaino della giovane che, all’indomani dell’omicidio, aveva invece sostenuto: «Non sapevo di avere 70 mila euro nello zaino. Io e Luca siamo totalmente estranei a questa vicenda».

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