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Bibbiano, dietro c’è una rete di pedofili e sacrifici rituali? Titolo ingannevole da siti di disinformazione

01 Gennaio 2020 - 14:45 David Puente
Un articolo dal titolo fuorviante viene ripreso e diffuso sul caso Bibbiano riportando accuse infondate di pedofilia

Il 22 novembre 2019 il sito Stopcensura.info pubblica un articolo dal titolo «Bibbiano, arrestata confessa: “Dietro c’è rete di pedofili, sacrifici rituali”. Pd vuole insabbiare» ripreso da quello pubblicato dal sito estremista Voxnews.

L’articolo si basa su un servizio di RaiNews24 che dice qualcosa di diverso rispetto al titolo fornito da Voxnews. Infatti, quella della «rete di pedofili» e «riti satanici» era, secondo quanto emerge dagli interrogatori, un’invenzione degli indagati per allontanare i bambini dalle famiglie dalle loro famiglie.

Ecco la trascrizione dal servizio di RaiNews24:

“Esiste una rete di pedofili attivi in provincia di Reggio Emilia che compiono riti satanici, omicidi e cannibalismo rituale. Per questo i minori a rischio vanno allontanati a tutti i costi anche falsificando le relazioni sulle famiglie”. Federica Anghinolfi, responsabile dei servizi sociali di Bibbiano, e Francesco Monopoli si erano inventati questa storia per convincere i loro collaboratori di essere dalla parte giusta. È scritto nei verbali degli ultimi interrogatori degli assistenti sociali. Molti gli elementi in comune con i presunti pedofili della Bassa modenese. La psicoterapeuta Nadia Bolognini, moglie di Claudio Foti, aveva illustrato gli elementi simbolici della setta: il bosco, le maschere, i camionisti e il sangue. Un’organizzazione “potentissima” formata, secondo Monopoli, da magistrati, uomini delle forze dell’ordine e professionisti per cui “era inutile denunciare” anche perché “c’era il rischio di ritorsioni”. A Bibbiano ci credevano davvero, una delle indagate ha ammesso: “Ancora oggi faccio fatica a credere che quello che ci hanno detto sia tutto falso”.

Da quanto riportato si evidenzia che il titolo usato da Voxnews sia totalmente fuorviante rispetto a quanto riportato nel servizio di RaiNews24 siccome fa credere che dietro ci sia davvero una «rete di pedofili» e che sarebbe confermato da una persona «arrestata», ma l’indagata citata nel servizio non conferma e si ritrova a dover affrontare la falsità che sarebbe stata diffusa dagli altri indagati per convincerla ad operare dalla loro parte.

Il servizio scaricato e ripubblicato su Twitter da @RadioSavana e il testo dell’articolo del sito Voxnews.

Il gestore del sito Voxnews è a conoscenza delle reali dichiarazioni riportate nel servizio di RaiNews24, e molto bene, ma nel pezzo sostiene che quanto raccontato sia un’invenzione «per continuare il traffico» e che gli accusati fornivano i bambini alla presunta rete:

Ecco cosa si inventano pur di continuare il traffico. E’ probabile, invece, che la rete di pedofili sia quella a cui fornivano bambini: perché dietro una menzogna c’è sempre una parte di verità.Rovesciata, come ad uno specchio.

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