Iran, arrestato (e poi rilasciato) l’ambasciatore inglese Robert Macaire

È finito in manette per aver incitato le proteste. Dura la reazione del ministro degli Esteri britannico: «Flagrante violazione del diritto internazionale»

È stato arrestato e poi rilasciato l’ambasciatore inglese in Iran, Robert Macaire, accusato di aver incitato le proteste, davanti all’università di Amir Kabir, scoppiate dopo l’abbattimento dell’aereo ucraino a Teheran da parte dell’Iran per un «errore umano». L’accusa è di «istigazione» alla protesta.


Cosa è successo

L’ambasciatore di 53 anni è stato trattenuto dalle forze di sicurezza a Teheran per aver scattato foto e video durante le proteste e dopo qualche ora è stato rilasciato con la mediazione del Ministero degli Esteri iraniano. Domani sarà convocato per ulteriori indagini.


Intanto è arrivata la prima reazione all’arresto. Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab ha detto: «L’arresto del nostro ambasciatore a Teheran, senza motivo, è una flagrante violazione del diritto internazionale».

Le ragioni della protesta

Si tratta di proteste – nate dopo l’ammissione da parte dell’Iran di aver colpito per errore, con un missile lanciato dai Guardiani della Rivoluzione, l’aereo ucraino – che hanno portato in piazza un numeroso gruppo di manifestanti iraniani, in maggioranza studenti, soprattutto davanti alla Amir Kabir University, nel centro di Teheran.

La polizia iraniana ha risposto usando lacrimogeni contro i dimostranti che chiedevano a gran voce le dimissioni dell’ayatollah Ali Khamenei.

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