Il portiere Omar Daffe assunto dall’ufficio antirazzismo della Serie A, lasciò il campo per le offese razziste

«Cercheremo di studiare i modelli stranieri. In Inghilterra, ad esempio, in caso di gesto discriminatorio, ti prendono e ti portano via»

Una risposta forte e chiara al razzismo. Lui si chiama Omar Daffe ed è il portiere di calcio della piacentina Agazzanese. Lo scorso 24 novembre è stato vittima di un’offesa razzista dalla tribuna del campo di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia).


Oggi il portiere, che all’epoca dei fatti aveva gettato a terra i guantoni e lasciato il campo, è stato assunto a tempo indeterminato a Milano come responsabile dello staff del nuovo ufficio Antirazzismo della Lega nazionale professionisti di Serie A. 


Chi è Omar Daffe

38 anni, di origine senegalese ma italiano dal 2008, avrà il compito di ideare campagne contro il razzismo. Già nei prossimi mesi verranno organizzati incontri di sensibilizzazione rivolti soprattutto alle tifoserie.

«Cercheremo di studiare in particolare i modelli stranieri – spiega Omar Daffe al Resto del Carlino – in Inghilterra, ad esempio, in caso di gesto discriminatorio, ti prendono e ti portano via. E chi lo fa rischia pure il posto di lavoro».

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