Premio Oscar 2020, è già polemica sui candidati

di OPEN

Piovono accuse di sessismo e razzismo sull’Academy

Nessuna donna nella cinquina per la miglior regia. Nessuna nomination per attrici e attori neri nelle quattro categorie che premiano le migliori performance recitative, a eccezione di Cynthia Erivo, protagonista di Harriet, e candidata al titolo di miglior attrice protagonista. 


Sessismo e razzismo: sono queste le due principali accuse che – anche quest’anno – sono state rivolte all’Academy nella scelta delle nomination  agli Oscar 2020


Ma l’Academy Awards è solo l’ultima, in ordine di tempo, a finire nell’occhio del ciclone per l’assenza di nomi femminili per il premio della miglior regia. Era accaduto lo stesso con le nomination dei Golden Globe dello scorso 5 gennaio.

Le accuse di sessismo

E malgrado la presenza di film diretti da registe che hanno avuto un gran successo quest’anno, sia in termini di critica sia di incassi al botteghino, nessuna delle registe è finita nella cinquina finale.

Basti pensare a Piccole donne di Greta Gerwig, Harriet di Kasi Lemmons, Hustlers di Lorene Scafaria, The Farewell di Lulu Wang, A Beautiful Day in the Neighbourhood di Marielle Heller, Atlantics di Mati Diop, The Nightingale di Jennifer Kent, Portrait of a Lady on Fire di Céline Sciamma, Clemency di Chinonye Chukwu. 

La lista potrebbe esser molto lunga, ma alla fine, i nominati per l’Oscar 2020 per la Miglior regia sono Martin Scorsese per The Irishman, Bong Joon-ho per Parasite, Sam Mendes per 1917, Todd Phillips per Joker, e Quentin Tarantino per C’era una volta … a Hollywood

Nelle 92 edizioni degli Oscar solo una donna è riuscita a portarsi a casa la statuetta d’oro per la miglior regia: Kathryn Bigelow nel 2009 con The Hurt Locker. E guardando a ritroso, il numero di registe che hanno ricevuto – quantomeno – una nomination nella categoria “Best Director” è – eufemisticamente – molto esiguo.

Escludendo la vincitrice Kathryn Bigelow, sono solo 4 le registe ad aver ricevuto una nomination in 92 anni: Lina Wertmüller per Seven Beauties nel 1976 (e questa prima nomination femminile, nel 2019, le è valsa un Oscar alla Carriera, ndr), Jane Campion per The Piano 1993, Sofia Coppola per Lost in Translation nel 2003 e Greta Gerwig per Lady Bird nel 2017.

Le accuse di razzismo

Inoltre, l’Academy sul fronte delle mancate nomination per gli attori e attrici nere sembra aver fatto un balzo indietro al 2016, quando si innescò la polemica #OscarsSoWhite (e anche quell’anno i candidati alla miglior regia erano tutti uomini, ndr). Ma le accuse di razzismo non sono mancate anche dopo l’annuncio delle nomination della 73esima edizione dei Bafta, che si terranno a Londra il prossimo 2 febbraio. 

L’unica eccezione è Cynthia Erivo, protagonista di Harriet, e candidata a vincere la statuetta come miglior attrice protagonista. Le altre candidate sono: Scarlett Johansson (Storia di un matrimonio), Saoirse Ronan (Piccole Donne), Charlize Theron (Bombshell) e Renee Zellweger (Judy).

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Foto di copertina: Epa / Paul Buck