Iran, spari sui manifestanti per le vittime dell’aereo ucraino: le immagini che smentiscono la polizia iraniana – Il video

La polizia nega: «Persone trattate con pazienza e tolleranza»

Non si fermano le proteste in Iran dopo la rabbia per l’ammissione da parte del governo iraniano di aver abbattutto per errore il Boeing ucraino. Migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade di Teheran, e di altre città del Paese, per chiedere le dimissioni dell’ayatollah Ali Khamenei e per mettere fine all’influenza delle guardia rivoluzionarie negli affari nazionali.


Domenica notte, i manifestanti si sono radunati nella piazza Azadi di Teheran, o Piazza della Libertà. Dopo le denunce dei giorni scorsi, la polizia iraniana ha negato di aver sparato contro i manifestanti.


Il responsabile nella capitale Teheran, Hossein Rahimi, ha sostenuto che agli agenti «è stato al contrario ordinato di moderarsi». Ma, diversi video circolati nelle scorse ore sui social media hanno mostrato la repressione delle forze di sicurezza e almeno una donna colpita alla gamba da un proiettile e soccorsa da altri manifestanti. Alcuni agenti avrebbero inseguito armati gruppi di dimostranti, mentre testimoni dei cortei hanno denunciato la presenza di sangue sull’asfalto.

Nonostante le affermazioni della polizia, i video circolati sul web sono stati verificati dall’Associated Press che ha confermato come i manifestanti siano stati dispersi con gas lacrimogeni. Un altro video mostra una donna che viene portata via dopo essere stata colpita da un proiettile e una scia di sangue è visibile sul terreno. Quelli intorno a lei gridano che le hanno sparato a una gamba.

«La polizia ha trattato le persone che si erano radunate con pazienza e tolleranza», ha continuato ad affermare Rahimi.

Domenica scorsa, le autorità hanno dispiegato forze in tutta Teheran: polizia, membri della Guardia rivoluzionaria su motociclette e uomini della sicurezza in borghese. La forte presenza di sicurezza è continuata fino a lunedì, quando le proteste erano in gran parte confinate alle università e non c’erano notizie di scontri.

Il presidente Donald Trump ha apertamente incoraggiato i manifestanti twittando messaggi di sostegno in persiano e avvertendo il governo di non sparare contro di loro. Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha sottolineato come il governo sta «seguendo le proteste di Teheran con molta attenzione», aggiungendo che gli iraniani «hanno diritto alla libera espressione senza repressione e persecuzione».

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